Capaci – Coronavirus, opposizione: “in aumento i contagi al comune il sindaco corra ai ripari” (Video)

L’immediata sanificazione di tutti gli uffici comunali, l’attivazione del lavoro agile per i dipendenti nella massima misura percentuale possibile,   la notificazione degli avvisi TARI, e degli altri provvedimenti amministrativi, “a mezzo posta”  per evitare le notifiche a brevi manu casa per casa, l’avvio delle adunanze del Consiglio Comunale, di Giunta e Commissioni Consiliari a distanza.

Verte a raggiungere questi obiettivi la mozione consiliare presentata dai due gruppi di opposizione “Siamo Capaci” e “Amicizia” rappresentati in aula da Beatrice Denis Vassallo, Donata Longo, Erasmo Vassallo, Giusy Riccobono e Roberto Tarallo. Con il documento congiunto propongono una serie di misure per arginare sul nascere possibili focolai di contagi covid-19 all’interno di Palazzo Conti Pilo dove è stata già accertata la positività di diversi dipendenti dell’ente locale.

  “Purtroppo – sottolinea il Consigliere Comunale del gruppo “Siamo Capaci” Erasmo Vassallo – abbiamo la sensazione che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pietro Puccio, a fronte di una situazione pandemica molto delicata anche nel nostro paese, stia abbassando la guardia piuttosto che tenere ancora più alto il livello di attenzione. I casi di COVID in aumento tra i dipendenti comunali è frutto di una mancata estensiva attivazione di lavoro a distanza fatto, fino ad ora inspiegabilmente,  solo da pochi dipendenti”.

Per la sua collega Beatrice Denis Vassallo “E’ necessario   che le sedute del Consiglio comunale avvengano in modalità on-line, nell’interesse della tutela della salute di ognuno e nel rispetto reciproco,  in un momento in cui è necessario prendere “tutte” le misure utili per arrestare il diffondersi dei contagi”.

I firmatari della mozione ritengono fondamentale eseguire la periodica sanificazione degli uffici comunali, e   specialmente nelle sedi in cui hanno prestato la loro attività lavorativa i dipendenti risultati positivi al coronavirus. Ma soprattutto, considerano inopportuno mandare in giro i messi comunali “poiché esposti potenzialmente ad una moltitudine di “contatti” anche con cittadini positivi, possibilmente asintomatici o peggio, contatti stretti in isolamento fiduciario o positivi in quarantena obbligatoria con il rischio che, se contagiati, vengano trasformati in untori inconsapevoli dell’infezione”.

Con il documento, che verrà sottoposto al voto del massimo consesso civico, i firmatari intendono impegnare, quindi,  il primo cittadino ad adottare le misure proposte al fine di scongiurare la nascita di veri e propri focolai di contagio che sarebbero devastanti per l’intera comunità.

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