Omicidio Paolo La Rosa, l’11 novembre giudizio immediato per i tre imputati

A giudizio immediato i tre indagati accusati dell’omicidio di Paolo La Rosa, il 21enne di Cinisi  accoltellato la notte tra il 23 e 24 febbraio scorsi, fuori da una discoteca di Terrasini. Gli imputati sono Alberto Pietro Mulè, il camporealese che ha colpito la vittima con più fendenti fino ad ucciderla, e che deve rispondere del reato di omicidio volontario e, Filippo Mulè e Rosario Namio su cui pende solo l’accusa di rissa. Il sostituto procuratore Daniele Sansone e l’aggiunto Ennio Petrigni hanno ottenuto dal gup Antonella Consiglio che il processo nei loro confronti avvenga con rito immediato davanti alla corte d’Assise. L’udienza è già stata fissata al prossimo 11 novembre. Gli imputati avrebbero comunque  la possibilità di chiedere il rito abbreviato e di tornare da un Gup. Paolo La Rosa, figlio di noti ristoratori di Cinisi, venne brutalmente accoltellato all’addome e alla  gola in piena notte davanti alla discoteca Millenium di Terrasini, dove il ragazzo aveva trascorso la serata insieme alla sorella ed altri amici. Le immagini di una telecamera di sorveglianza hanno ripreso l’intera scena dell’omicidio, commesso al culmine di una lite e,  grazie ai filmati e alle testimonianze, Alberto Pietro Mulè venne arrestato poche ore dopo il delitto. I carabinieri della compagnia di Carini lo  trovarono nascosto con il cugino Filippo, che era il ragazzo della sorella della vittima, in un casolare nelle campagne di Camporeale, loro paese di origine. Paolo La Rosa non avrebbe sopportato il comportamento del fidanzato della sorella, Filippo Mulè, spesso violento e senza regole e, ripreso da Paolo La Rosa anche durante la serata in discoteca per una discussione avuta con un buttafuori. In diverse occasioni Paolo avrebbe ammonito il ragazzo di non comportarsi in questo modo soprattutto in presenza della sorella. Alberto Pietro Mulè sarebbe intervenuto in favore del cugino Filippo e, inaspettatamente, quando la discussione stava proseguendo anche fuori dal locale, lo stesso ha tirato fuori un coltello, ferendo a morte Paolo La Rosa. Alberto Pietro Mulè e il cugino Filippo sono attualmente detenuti in carcere; il primo per l’omicidio di La Rosa, l’altro per il tentato omicidio ai danni di un ragazzo di Borgetto, Pierpaolo Celestre, avvenuto 5 mesi prima sempre a Terrasini. Il 7 settembre del 2019, Filippo Mulè avrebbe accoltellato Celestre per uno sguardo di troppo che lo stesso avrebbe rivolto alla sua ragazza. Un episodio che rimase nell’ombra per l’omertà della vittima e su cui i carabinieri riuscirono a far luce solo  mesi dopo. Per l’omicidio di Paolo La Rosa,  Alberto Pietro Mulè ha ammesso i fatti, sostenendo di essersi difeso da un’a ggressione. Il pm, oltre all’omicidio,  gli contesta l’aggravante dei futili motivi, la detenzione e il porto del coltello usato per uccidere.  I parenti della vittima si sono costituiti parte civile.   

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