Cinisi, è scontro tra il sindaco ed un erede del boss Badalamenti su casolare “conteso”

Il sindaco di Cinisi Giangiacomo Palazzolo è ai ferri corti con uno dei figli di don Tano Badalamenti: Leonardo; quest’ultimo, lo scorso 23 luglio aveva protocollato al Comune di Cinisi un documento con cui rivendicava il diritto di riappropriarsi di un bene che era stato sottratto “illecitamente” alla sua famiglia, intimando l’esecutivo a sgomberarlo. La vicenda ruota attorno ad un vecchio casolare che lo scorso due luglio la Corte di assise di Palermo ha restituito, revocando la confisca, agli eredi del defunto boss mafioso. In pratica,  i giudici hanno riconosciuto un errore nel precedente provvedimento di confisca. Dietro la decisione dei giudici di restituire il bene  c’èun errore, un numero di particella sbagliato. Il casolare “erroneamente confiscato” era della sorella di Gaetano Badalamenti, a cui è stato donato negli anni Settanta. Tutti i beni restano allo Stato, tranne questo che deve essere restituito ai Badalamenti. Il provvedimento è stato notificato a Leonardo Badalamenti che vive a Castellammare del Golfo, dai carabinieri del posto. Sia i militari di Cinisi che il sindaco Giangiacomo Palazzolo ne erano del tutto ignari quando, Leonardo Badalamenti,  in assenza di riscontri immediati dopo la sua formale richiesta, è andato sul posto ed ha rotto il catenaccio per riappropriarsi del casolare di contrada Uliveto che sorge tra le cosiddette “Case Napoli”. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione che hanno  fatto uscire Leonardo Badalamenti dalla proprietà e, dopo uno scontro verbale in cui sarebbero volate parole grosse, lo hanno pure denunciato. Dettaglio che ha suscitato  l’indignazione del primo cittadino di Cinisi Giangiacomo Palazzolo che definisce “grave e inaccettabile il comportamento di Leonardo Badalamenti” a cui non intende restituire il bene nonostante vi sia una sentenza che lo preveda. Dopo la confisca e l’assegnazione al comune avvenuta nel 2010  del bene conteso, il casolare è stato sottoposto ad  interventi di ristrutturazione grazie ad un finanziamento europeo di 370 mila euro ottenuto  attraverso il Gal del Golfo di Castellammare per realizzare nel sito iniziative per la valorizzazione della vacca cinisara e il mercato ortofrutticolo. “C’è una legge che intendiamo applicare che mi consente di trattenere il casolare – sostiene Giangiacomo Palazzolo – bene che ormai appartiene alla gente di Cinisi. Forse – conclude il sindaco – il signor Badalamenti non ha capito che i tempi sono cambiati”.

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