Terrasini, il Ministro Bonetti incontra il sindaco e la famiglia Lo Iacono

Devono fare di tutto per recuperare il peschereccio Nuova Iside che si trova in fondo al mare”. E’ la richiesta della famiglia Lo Iacono già fatta a Roma alla Camera, al presidente del consiglio Giuseppe Conte e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e che ripeterà oggi al ministro per le pari opportunità Elena Bonetti. In Sicilia per un viaggio istituzionale, dopo una breve visita al comune di Terrasini, il Ministro Elena Bonetti passerà a trovare, questo primo pomeriggio, i familiari dell’equipaggio del motopesca affondato il 12 maggio scorso.  “Il naufragio della Nuova Iside ha stravolto e sconvolto le nostre vite – dicono i familiari dei tre pescatori che hanno perso la vita in mare Matteo, Giuseppe e Vito Lo Iacono, quest’ultimo ancora disperso.  “Abbiamo perso i nostri figli e i nostri compagni di vita e questo dolore è reso più grande dal sapere Vito non ancora tornato in porto”. Ad organizzare la visita del ministro Bonetti a casa della vedova di Matteo Lo Iacono e madre del comandante Vito, Rosalba Cracchiolo, è stato il sindaco di Terrasini Giosuè Maniaci. All’incontro sarà presente anche il legale della famiglia lo Iacono, Aldo Ruffino. “Dopo le iniziative dei giorni scorsi – scrive in  una nota la famiglia delle vittime –  abbiamo sentito l’affetto di decine di migliaia di Italiani che, anche sui social, hanno manifestato la loro vicinanza alla nostra sofferenza e hanno dato un’eco inaspettato alla nostra petizione. Abbiamo, infatti, rivolto un appello allo Stato affinché gli organi competenti dispongano, nel più breve tempo possibile, il recupero del relitto della Nuova Iside in cui, verosimilmente, potrebbe essere rimasto incastrato Vito Lo Iacono”. Il peschereccio  si trova a 1400 metri di profondità e recuperare il relitto è fondamentale per accertare cosa sia realmente successo la notte del 12 maggio al largo di San Vito Lo Capo. In corso c’è un’indagine coordinata dalla Procura di Palermo volta a chiarire le cause della tragedia e 4 persone iscritte nel registro degli indagati; ufficiali e un amministratore della società armatrice della Petroliera Vulcanello. “Nel relitto – concludono i familiari –  giace ancora il corpo del giovanissimo Vito. L’imbarcazione deve essere recuperata affinché il giovane comandante possa trovare, finalmente, il suo porto sicuro e mitigare, ove possibile, lo strazio ed il dolore di una madre, di una compagna e dei familiari tutti”.

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