Carini, Monteleone: “no al malaffare, più regolamentazione”

“Ringrazio la Guardia di Finanza per l’eccellente operazione di controllo del malaffare che ha portato a scoprire che anche in due centri scommesse di Carini c’erano gli interessi dei boss mafiosi”.

Lo ha dichiarato il sindaco Giovi Monteleone rivendicando l’opera della propria amministrazione che ha cercato, per quanto nelle proprie possibilità, di contrastare questo fenomeno che miete vittime e distrugge famiglie, limitando l’orario di apertura di queste agenzie e, vincendo una battaglia legale contro l’associazione di categoria che si era opposto all’ordinanza sindacale.

“Un risultato – dice ancora il primo cittadino di Carini riferendosi alla sentenza del Cga del giugno 2018 – che ha scoraggiato l’apertura di un mega centro scommesse e di altre agenzie nella nostra città’. Auspico che lo Stato e la Regione varino dei nuovi provvedimenti adeguati per regolamentare ulteriormente quello che si può definire un azzardo di stato a rischio infiltrazioni di associazioni criminali”.

Proprio due anni fa, il Consiglio di giustizia amministrativa ha dato ragione al comune di Carini sull’imposizione degli orari per l’utilizzo delle slot machine. L’amministrazione guidata dal sindaco Giovì Monteleone aveva imposto con un’ordinanza sindacale la possibilità di utilizzarle, sia nei bar che nelle sale da gioco, soltanto tra le 10 e le 12 e tra le 16 e le 20. Il provvedimento era stato impugnato davanti al Tar da Rete Gioco Italia, società che installa le macchinette, e da un bar di Carini. Ma il Cga ha giudicato prevalenti “gli scopi di tutela degli interessi collettivi perseguiti dal comune”.

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