Operazione Padronanza, smantellato a Palermo il clan mafioso della Noce (Video)

Operazione antimafia a Palermo condotta dalla Polizia di Stato. Circa 100 uomini della Squadra Mobile, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia, hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa dal gip del locale Tribunale nei confronti 11 soggetti, indagati a diverso titolo, per associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione aggravata, trasferimento fraudolento di valori aggravato ed altro. Nove sono finiti in carcere e due ai domiciliari. Ad essere arrestati sono gli esponenti del mandamento della Noce, un quartiere di Palermo da sempre snodo strategico per gli interessi economici di Cosa Nostra. Tra gli 11 arrestati nell’ operazione Padronanza della polizia c’è Salvatore Alfano, 64 anni, ritenuto il nuovo boss della Noce. Alfano avrebbe avuto l’investitura direttamente da Settimo Mineo – il capo che aveva cercato di ricostituire la nuova Cupola dopo la morte di Totò Riina – con un bacio sulla bocca nella piazza principale del quartiere. Mineo andava a trovare spesso Alfano nella concessionaria di famiglia, in piazza Principe di Camporeale. Già questo un segno di rispetto. Con il blitz dei poliziotti, guidati dal capo della squadra mobile diretta Rodolfo Ruperti, e coordinati dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca e dai sostituti Amelia Luise e Vincenzo Amico, entrambi i protagonisti di quell’incontro sono finiti in carcere. La riorganizzazione della cupola mafiosa fu bloccata nel dicembre di due anni fa dalla procura di Palermo. Oggi l’inchiesta della squadra mobile fa luce sul mandamento della Noce, dove la famiglia puntava a un rigido controllo del territorio, con estorsioni a tappeto e persino con la gestione delle giostre; negli ultimi tempi i boss si erano lanciati anche nel settore delle intermediazioni immobiliari. In carcere sono finiti: Salvatore Alfano, 64 anni; Girolamo Albamonte, 39 anni; Giuseppe Cardella, 50 anni; Angelo De Luca, 36 anni; Francesco Di Filippo, 42 anni; Vincenzo Lanno, 27 anni; Francesco Paolo La Rosa, 55 anni; Biagio Piraino, 68 anni; Nicolò Zarcone, 37 anni. Ai domiciliari Giuseppe Bondí, di 39 anni, e Vincenzo Runfolo, di 36.

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