“No allo smantellamento dell’ospedale civico di Partinico” per “Cittadinanzattiva”

La notizia dello smantellamento dell’Ospedale Civico di Partinico, approfittando della emergenza   COVID 19 ci lascia attoniti e sgomenti. 

Dopo aver creato l’emergenza grazie alla chiusura e il ridimensionamento delle strutture territoriali, si sferra il colpo mortale ad una struttura che funziona, punto di riferimento per la Sicilia Occidentale. 

Con poteri dittatoriali, forniti non si sa da quale legge, il  Direttore Generale dell’ASP di Palermo  decreta in pratica la chiusura dell’ospedale, per dedicarlo interamente a pazienti positivi Covid 19. 

Non siamo contrari  al potenziamento dell’Ospedale di Partinico con  l’aggiunta di Reparti di Terapia Intensiva per fronteggiare l’emergenza pandemica, ma siamo  assolutamente contrarissimi alla decisione di chiudere tutte le Unità Operative dell’Ospedale, deportando pazienti e dirigenti medici in altre strutture, A Palermo, Corleone, Termini Imerese ed anche Trapani. 

Il provvedimento, unito ad analoga decisione per l’Ospedale “V. Cervello”, priva una popolazione di  100.000 abitanti della struttura di riferimento per la chirurgia, per le nascite, per il pronto soccorso, cardiologia, ortopedia e tanto altro. 

E’ una decisione politica, dettata dalla debolezza politica della città di Partinico. 

Altre potevano essere le strutture interamente dedicate, una per tutte l’ospedale Ingrassia di Palermo che  fra l’altro era stato costruito per malati di TBC  e quindi  risultava più idoneo strutturalmente  per accogliere  reparti di terapia intensiva di tutta la provincia   

Cittadinanzattiva –  con la sua  Rete del TRIBUNALE PER I DIRITTI D DEL MALATO  di Partinico  che si fa interprete dei legittimi interessi e dei bisogni di salute  della Comunità che risiede nel territorio del Partinicese  

si oppone  a questo provvedimento dittatoriale scriteriato emanato in danno della salute dei Cittadini.   

Si oppone a questa decisione, arrogante e prepotente,  assunta  approfittando del  momento  in cui è vietato qualsiasi assembramento  per esercitare il legittimo diritto  a protestare.  

Si oppone a questa  scelta  scriteriata che  offende la dignità di un popolo che viene trattato da Popolo suddito  al  quale non è dovuta alcuna spiegazione e  al quale,  di fronte ad una palese ed eclatante ingiustizia  viene negato  il  diritto a far valere le proprie legittime ragioni. 

AUSPICHIAMO che i rappresentanti politici del nostro territorio e in primis I SINDACI facciano valere le ragioni dei propri cittadini nella sede istituzionale che è LA CONFERENZA DEI SINDACI DELLA CITTA’ METROPOLITANA DI PALERMO che per quanto ci risulta non è stata nemmeno ascoltata.

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