Carini, L’arciprete Don Giacomo Sgroi tuona contro gli incivili. Gli fa eco il sindaco Monteleone

Una vecchia poltrona con sopra un water ed altri rifiuti, deturpano da ieri l’area sotto l’arco di San Giuseppe e via Donizetti a Carini. Una scena che ha indignato  l’Arciprete della città don Giacomo Sgroi, che alla vista dell’ennesimo scempio non è riuscito a trattenere la propria collera contro chi, imperterrito, in barba al senso civico, continua ad abbandonare di tutto nel territorio, persino nel centro storico. “Dove sta il rispetto per le persone e per la città di  Carini – scrive in un post don Giacomo Sgroi –  possibile che l’inciviltà e la maleducazione devono prevalere sul buon senso e sul rispetto – si chiede ancora il prelato non spiegandosi azioni simili visto che “la spazzatura viene prelevata ogni giorno e direttamente nelle nostre case. Ma anche se così non fosse – aggiunge –  perché arrivare a questo? Quale esempio diamo ai nostri ragazzi e ai nostri giovani”? L’Arciprete di Carini fa appello” alle coscienze e all’educazione dei residenti del quartiere di San Giuseppe”. Tutti dovremmo vigilare il nostro territorio e denunciare  gli autori di simili azioni.  Purtroppo il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti per strada a Carini è dilagante. Nonostante molte aree periferiche siano video sorvegliate e i controlli della Polizia Municipale siano stati incrementati, gli sporcaccioni di turno continuano ad agire quasi indisturbati. L’inciviltà riscontrata a Carini è sconvolgente, scrive nel proprio profilo Facebook  il sindaco Giovì Monteleone. Proprio in questi ultimi giorni l’Amap è dovuta intervenire per   disostruire  la fognatura che attraversa e serve via Chinnici e la zona Peep, i cui liquami fuoruscivano dai pozzetti d’ispezione. Stracci , tovaglie e abiti trovati dentro la condotta fognaria  ostruivano il flusso delle acque reflue. “Gentaglia senza scrupoli – scrive il primo cittadino – usa la fognatura anche come discarica di rifiuti”. Per risolvere il problema e rimuovere ciò che ostruiva la fognatura, le maestranze dell’Amap hanno rotto due sonde e dovuto ricorrere a mezzi inusuali. “Non si può in queste condizioni dì alto tasso di inciviltà ,che sconfina spesso in criminalità, amministrare con serenità – prosegue il sindaco Monteleone –  quando quasi giornalmente si registrano episodi di abbandoni di rifiuti anche speciali nei torrenti , di sversamento d’idrocarburi nelle fogne e nei corsi d’acqua. Non si può pensare che ogni strada, ogni angolo del territorio,  possa essere controllato da vigili e telecamere. Occorre un controllo sociale, una forte e costante attività educativa; occorre che tutti i cittadini concorriamo  a diffondere un radicato spirito di appartenenza.  Senza questi elementi non c’è amministrazione comunale ed  istituzione pubblica, seppur  dotate di buona volontà – conclude Monteleone –  che possano regolarmente operare con la serenità e il tempo necessari per servire i propri cittadini nell’ambito di una corretta convivenza civile”.

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