Capaci, il sindaco Puccio denuncia Cyberbulli che lo diffamano su facebook

Il sindaco di Capaci Pietro Puccio ha denunciato alla polizia postale i cyberbulli che attaccano con frasi offensive e diffamatorie lo stesso amministratore, la giunta e il Consiglio comunale sulla propria pagina facebook.  “All’indomani della vittoria elettorale del 10 giugno 2018 – dice Puccio –  abbiamo aperto questa pagina per informare in modo tempestivo la cittadinanza e promuovere l’azione amministrativa,  riuscendo in poco tempo ad ottenere un interesse, un seguito, un coinvolgimento, che sono andati ben presto al di là di ogni nostra più rosea aspettativa. Abbiamo anche dato voce a chi, con garbo e con puntiglio, ha sollevato dubbi od obiezioni, fatto delle critiche o avanzato delle proposte, come riteniamo che sia doveroso per chi vuole mantenere e rinsaldare un rapporto vitale e stimolante con i propri concittadini. Non abbiamo impedito a nessuno – prosegue Puccio –  cittadini singoli o associati, gruppi politici o forze sociali, di fare altrettanto, né abbiamo mai ostacolato riunioni, assemblee, comizi o manifestazioni pubbliche; se non se ne sono svolte, è perché non sono state né pensate, né volute, né organizzate. Da un po’ di tempo, però –  continua il sindaco Pietro Puccio – in questa nostra pagina, abbiamo registrato un intervento metodico e sistematico da parte di alcuni “utenti” che, trincerandosi dietro dei profili anonimi (per intenderci, come se si facesse ricorso ad una lettera anonima), intervenendo con dei commenti astiosi ed al limite dell’insulto e della diffamazione (limite in qualche caso anche superato), si dilettano a sproloquiare, ad offendere ed a lanciare accuse non provate e diffamanti su persone o fatti amministrativi. Noi non abbiamo esercitato mai alcun tipo di censura sugli interventi fatti sulla nostra pagina, ma non intendiamo interloquire con degli “incappucciati”, né ospitare i commenti di chi, non avendo il coraggio civile e lo spessore morale di assumersi la responsabilità delle proprie opinioni, si trincera comodamente dietro l’anonimato per lanciare accuse o insinuare dubbi, senza alcun onere di prova, piuttosto che recarsi presso le forze dell’ordine a sporgere eventuale denuncia”. Da qui la decisione di denunciarli e il primo cittadino di Capaci è fiducioso che a breve, le autorità competenti individuino   le persone fisiche  e la tracciabilità informatica che si celano dietro a tali profili, certo che si preannunciano “sviluppi interessanti per tutti ed imbarazzanti per alcuni”.

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