San Giuseppe Jato, casa di accoglienza per nigeriane salvate da schiavitù

Una casa di accoglienza per ragazze nigeriane vittime della tratta delle schiave. Verrà inaugurata domenica pomeriggio, alle ore 16, in via Porta Palermo, il centro «Iyobosa», ovvero «Dio aiuta». Che sarà gestito dall’associazione «Donne di Benin City» e avrà la benedizione dell’arcivescovo di Monreale, Michele Pennisi. La struttura che si trova all’ingresso del centro abitato accoglierà le ragazze venute dall’Africa. L’associazione, guidata dalla presidente Osas Egbon, è stata creata ed è composta da donne nigeriane ex-vittime di tratta, che da quattro anni sono impegnate per strappare via le connazionali destinate al mercato del sesso. Secondo i dati forniti dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni, l’80% delle giovani africane che arrivano in Europa è, infatti, destinata alla prostituzione. La maggior parte proviene da Benin City, una regione della Nigeria. Di qui l’esigenza di fornire supporto legale, sanitario e scolastico alle connazionali che vogliono liberarsi dagli sfruttatori. Le «Donne di Benin City» sono già attive a Palermo, dove vivono con le loro famiglie e i loro bambini. La condivisione dello stesso dialetto e dello stesso passato è un elemento fondamentale per rassicurare le ragazze incastrate da rituali voodoo. «Il compito di mediatrici culturali, che conoscono il rito e le simbologie religiose del loro paese, è aiutare queste ragazze, non solo ad uscire dalla tratta, ma anche fornire loro un percorso di riappropriazione della propria identità e della loro stessa vita», spiega l’associazione. Un avamposto di speranza che sorgerà anche a San Giuseppe Jato dunque, dove verrà inaugurato alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. L’indomani è prevista anche un’altra iniziativa contro la violenza sulle donne: un corteo promosso dalle associazioni Eos, Orizzonte donna, Jato mountain bike, Leoni Sicani, Agorà 2.0 e gruppo scout. A San Cipirello, invece, domenica, al salone parrocchiale si si terrà un incontro promosso dall’associazione Generazione Jato.

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