San Giuseppe Jato, la Fl Mirto torna a gestire il servizio di raccolta rifiuti

Raccolta dei rifiuti: il servizio torna alla ditta «Fl Mirto srl». Il Comune, dopo la sospensione dell’interdittiva antimafia decisa dal Tar, ha – infatti- riaffidato l’appalto all’impresa di San Cipirello. La motivazione è «cautelare l’Ente da eventuali pretese di risarcimento danni». L’impresa si occuperà pertanto della raccolta fino alla nuova aggiudicazione, prevista nell’ambito del Piano Aro «Jato ambiente», che vede coinvolto anche il Comune di San Cipirello. Dove però nel frattempo la ditta Mirto, che gestiva il servizio prima della interdittiva, non rientrerà a lavoro. Di diverso avviso è stata, infatti, l’amministrazione limitrofa affidata da metà giugno alla guida di tre commissari straordinari. La motivazione è legata alla «insussistenza delle condizioni per la ripresa del servizio in scadenza il 13 settembre». Così, dopo aver valutato due diverse offerte, il Comune di San Cipirello ha deciso di affidare la raccolta alla ditta «Ca.me.dil» di San Giuseppe Jato, fino al 7 ottobre. L’interdittiva antimafia nei confronti dell’impresa Mirto era stata emanata il 13 agosto scorso dal prefetto di Palermo. Di qui le revoca dell’affidamento del servizio in entrambi i comuni della valle dello Jato. Dove è subentrata nel frattempo a un’altra ditta sancipirellese: la «Costruzioni & ambiente». Dieci giorni dopo è arrivata però la sospensiva del provvedimento antimafia decisa dalla prima sezione del Tar Sicilia, a cui si era rivolta l’impresa esclusa. I giudici amministrativi, come avvenuto in altri casi analoghi, hanno tenuto conto dei possibili danni economici per la ditta Mirto. Ed hanno fissato la trattazione del ricorso al prossimo 10 ottobre . L’interdittiva era stata decisa sulla base di quanto emerso nelle riunione del Gruppo provinciale Interforze. Il provvedimento restrittivo era comunque nell’area da tempo, in particolare dopo lo scioglimento del Consiglio comunale di San Cipirello e la successiva pubblicazione delle motivazioni. L’affidamento del servizio dei rifiuti è stato, infatti, una delle numerose cause dello scioglimento del Consiglio comunale comune di San Cipirello, ritenuto condizionabile dalla mafia.

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