Carini, blitz delle fiamme gialle in due ristoranti: 18 lavoratori in nero

Senza alcun contratto di lavoro regolare, prestavano servizio in cucina e in sala,  tra le ordinazioni dei clienti. Diciotto i lavoratori in nero scoperti dalle fiamme gialle in due diversi ristoranti di Carini. Uno di loro percepiva anche il reddito di cittadinanza. Per i responsabili delle attività sono scattate multe per 44 mila euro complessivi. I controlli sono scattati nell’ambito del piano del comando provinciale da Guardia di Finanza gialle per contrastare il fenomeno del lavoro nero, “che caratterizza numerose attività stagionali sulla costa e nell’entroterra della provincia”. I finanzieri di Carini hanno rilevato “che alcuni ristoranti, a fronte della presenza di numeroso personale dipendente, avevano effettuato versamenti di ritenute Irpef nei confronti dei lavoratori alquanto esigui, facendo presumere il ricorso, da parte dei titolari delle attività commerciali, di manodopera in nero”. Ipotesi confermata al termine dei controlli. Nel primo caso, a fronte di 18 dipendenti, ne sono stati rilevati ben 11 impiegati senza alcuna formalizzazione e regolarizzazione del rapporto lavorativo. Nella seconda ispezione è andata addirittura peggio: 7 lavoratori su 7 sono stati sorpresi a lavorare in nero. Inoltre, gli accertamenti svolti dai militari hanno consentito di rilevare l’indebita percezione del reddito di cittadinanza da parte di uno dei dipendenti irregolari. Le norme vigenti prevedono, per i gestori dei locali,  sanzioni fino a oltre 43 mila euro per ogni  lavoratore trovato non in regola.




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