Regione, stanziati 103 mila euro per impianti trattamento rifiuti
La giunta regionale presieduta da Nello Musumeci, ha
approvato la proposta dell’assessore regionale all’Energia e servizi di
pubblica utilità, Alberto Pierobon, di stanziare 103 milioni di euro per
finanziare in Sicilia nuovi impianti pubblici per il trattamento dei rifiuti.
Le somme serviranno anche ad aumentare l’incidenza del pubblico nel settore in
vista del 2021, quando la raccolta differenziata dovrà raggiungere il 65 per
cento e la quantità di organico da trattare, che è la parte più consistente della
differenziata, sarà pari a 600 mila tonnellate l’anno.
I finanziamenti saranno destinati alle Srr delle zone dove si registra maggiore
carenza di impianti pubblici, fermo restando che saranno le stesse Srr e quindi
i Comuni a decidere l’esatta localizzazione e la tecnologia da adottare, sempre
secondo le indicazioni contenute nel piano rifiuti. La ripartizione delle
somme, 103 milioni circa, vedrà il 30 per cento destinato a Catania (quindi
circa 30 milioni), 25 per cento a Messina, 30 a Palermo a 15 Siracusa. Oggi
gli impianti pubblici esistenti sul territorio sono in grado di trattare 111
mila tonnellate l’anno mentre i privati ne accolgono 233 mila. Al momento ci
sono già tutta una serie di impianti programmanti il cui finanziamento e la
realizzazione determinerebbe al 2021 un totale di 321 mila tonnellate da
trattare. La quantità però non basterebbe ancora e soprattutto resterebbe
un grave deficit nelle province di Catania, Messina, Palermo e Siracusa. Per
definire il quadro, dunque, l’assessorato all’Energia e servizi di pubblica
utilità ha proposto di usare 53 milioni di fondi del Fesr 2014/2020 ancora
non sfruttati, per destinarli a impianti pubblici di compostaggio. Si attende
soltanto che il Comitato di sorveglianza si esprima sulla possibilità che la
Regione utilizzi direttamente, quindi con procedura a titolarità, i
fondi. Altra fonte finanziaria sarà quella del Patto per lo sviluppo
della Sicilia, nel quale ci sono ancora a disposizione 50 milioni di euro a
disposizione sempre per impianti di trattamento rifiuti.
“Queste somme – scrive nella delibera l’assessore Pierobon – possono essere utilizzate per fronteggiare il gap delle tonnellate di rifiuti intercettate dal sistema pubblico, utilizzando come criterio di riparto la presenza o meno di impianti su base provinciale. Quindi destinando le somme a Catania, Messina, Palermo e Siracusa, fermo restando che saranno le Srr a decidere l’esatta localizzazione e la tecnologia da adottarsi, secondo le indicazioni contenute nel piano rifiuti”. Si determinerebbe così una ulteriore capacità di 145 mila tonnellate annue che porterebbe nel 2021 la capacità pubblica a 466 mila tonnellate.