Borgetto, l’11 aprile comincia il processo di revisione per Vincenzo Bommarito. Accolte le nuove prove.

Il collegio della prima sezione penale della Corte d’Appello di Caltanissetta ha dichiarato ammissibile, ieri mattina in udienza, la revisione del processo a carico di Vincenzo Bommarito, ritenendo realmente nuove le prove presentate dal suo avvocato difensore Cinzia Pecoraro e fissando al prossimo 11 aprile, la prima udienza del nuovo dibattimento. Si tratta degli stessi nuovi elementi che, hanno consentito l’avvio dell’iter per ottenere il giudizio di revisione, già condiviso sia dal Procuratore Generale di Palermo Ettore Costanzo che, dal collega nisseno di Caltanissetta Carlo Lenzi. Queste nuove prove, dimostrerebbero che il coimputato di Bommarito, Giuseppe Lo Biondo, che si era autoaccusato del sequestro del possidente di Partinico Pietro Michele Licari, coinvolgendo pure l’amico, avrebbe mentito. Entrambi finirono in carcere nel 2007. Pietro Michele Licari venne sequestrato il 13 gennaio di quell’anno e tenuto prigioniero all’interno di un pozzo nelle campagne tra San Cipirello e Partinico. Morì di stenti e il suo cadavere fu ritrovato dopo un mese dal sequestro. Una fine atroce quella del sessantottenne, una morte lenta e crudele. Lo Biondo, allora minorenne, scelse di essere giudicato con il rito abbreviato e fu condannato a 13 anni di reclusione, per Bommarito (accusato dal ragazzo che poi in una serie di lettere chiese scusa per “averlo tirato in ballo”) la condanna fu all’ergastolo. Vincenzo Bommarito, il 18 gennaio scorso, dopo 12 anni di reclusione, è tornato a casa, dopo anni di lotte che ha visto in prima fila la sorella Caterina Bommarito, da sempre convinta dell’innocenza del fratello e, l’avvocato Cinzia Pecoraro che ha preso a cuore la storia del ragazzo e raccolto gli elementi necessari per ribaltare la terribile sentenza di “fine pena mai”. Vincenzo Bommarito, in attesa della revisione del processo chiesto ed ottenuto dal legale di fiducia e, deciso dalla corte d’appello di Caltanissetta che gli ha temporaneamente sospeso la pena, è tornato in libertà con il solo obbligo di dimora nel comune di Borgetto e, di presentazione alla caserma dei carabinieri per firmare quattro volte alla settimana.
Borgetto, l’11 aprile comincia a Caltanissetta il processo di Vincenzo Bommarito

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