Partinico, nuovo regolamento su gestione beni confiscati alla mafia

Controlli più rigorosi sui beni confiscati alla mafia e maggiori poteri sanzionatori da parte dell’amministrazione comunale, limiti alla durata della concessione e la possibilità di utilizzare i beni confiscati non solo per finalità sociali, istituzionali e di lucro, ma anche per l’emergenza abitativa. Queste in sintesi le novità introdotte nel nuovo regolamento sulla gestione dei 34 beni confiscati alla mafia e acquisiti al patrimonio del Comune di Partinico, di cui 17 sono stati destinati a finalità sociali e di questi, 10 sono stati già assegnati , mentre gli altri sette lo devono essere ancora . I rimanenti 17 beni, invece, sono stati già destinati a finalità istituzionali. Intanto, dopo un’attività di monitoraggio complessivo è stata aperta un’ istruttoria di revoca della concessione su alcuni beni affidati negli anni scorsi , che ha già portato alla revoca della concessione di un bene , destinato a finalità sociali, per mancato utilizzo. Parallelamente altre verifiche si stanno facendo su altri beni. Il nuovo regolamento, predisposto dal segretario generale del Comune di Partinico Lucio Guarino, responsabile del settore beni confiscati, è stato varato dalla giunta comunale nei giorni scorsi. “ Ieri il segretario comunale ha trasmesso la proposta di regolamento in consiglio comunale per la definitiva approvazione – afferma il sindaco di Partinico Maurizio De Luca. La valorizzazione dei beni confiscati alla mafia rappresenta una delle priorità di questa amministrazione. Lucio Guarino è uno dei massimi esperti in materia. Con le modifiche introdotte, l’amministrazione ha adeguato il regolamento alle ultime previsioni normative, anche rispetto alle recenti modifiche del Codice Antimafia contenute nel Decreto Sicurezza. Questo regolamento rafforzerà gli strumenti di controllo e i poteri di revoca dell’amministrazione per una gestione più efficace di questi beni. Ogni volta che un bene confiscato alla mafia viene riutilizzato nel circuito della legalità, togliamo potere alle organizzazioni criminali”. “Nel regolamento sono previste clausole e criteri di controllo più stringenti, a tutela dell’amministrazione, nel caso di cattivo utilizzo dei beni, o del venir meno dei requisiti di moralità da parte dei titolari delle concessioni – afferma il segretario generale del Comune Lucio Guarino. Nel vecchio regolamento la durata minima della concessione per i beni affidati con finalità sociali era di 10 anni. Un termine eccessivo. Adesso invece la durata di 10 anni rappresenta il limite massimo, con diritto al rinnovo. Il periodo della concessione comunque sarà strettamente connesso alla durata dei progetti di sviluppo presentati dai soggetti interessati. Introdotta anche la possibilità di concedere un bene per emergenza abitativa, ma solo attraverso una procedura di affidamento aperta, e non diretta. Una clausola che adegua il regolamento in anticipo rispetto alle nuove direttive del Decreto Sicurezza. Introdotti infine criteri più rigidi anche per i beni affidati con fini di lucro – conclude il segretario comunale Lucio Guarino. Come responsabile del settore beni confiscati sto intraprendendo una serie di verifiche a tappeto per accertare l’effettivo utilizzo dei beni e il loro stato. Su questo fronte è stata aperta un’ istruttoria di revoca della concessione su alcuni beni affidati in passato”.
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