Ato rifiuti Pa 1, percolato: chiesto rinvio a giudizio per ex commissario ed ex sindaco

Chiesto il rinvio a giudizio per l’ex sindaco di Partinico Salvatore Lo Biundo e l’ex commissario straordinario dell’Ato Palermo 1 Giuseppe Terranova di Montelepre. Secondo il procuratore aggiunto Sergio De Montis e il sostituto Francesco Gualtieri che hanno avviato l’inchiesta, nessuno dei due avrebbe fatto nulla per evitare che la terza vasca della discarica di contrada Baronia Provenzano si riempisse di percolato, inquinando il suolo. I fatti risalgono al 2015 e, la Procura, contesta agli indagati di essersi entrambi rifiutati di compiere i dovuti atti di ufficio, nel rispetto di una direttiva emanata nel 2013 dall’assessorato regionale all’Energia. Così come scrive oggi il Giornale di Sicilia, all’epoca l’impianto di Partinico era gestito dalla società d’ambito territoriale e, il commissario Terranova, avrebbe dovuto assicurare la continuità della conduzione della discarica, curando tra l’altro, le fasi della gestione operativa, post operativa, il ripristino ambientale, la fase post mortem, la chiusura definitiva, il monitoraggio ambientale e le opere di messa in sicurezza di emergenza o permanenti, nonché l’eventuale bonifica”. Atti che, secondo la Procura, andavano esitati velocemente per evitare che il percolato presente nella terza vasca tracimasse e si infiltrasse nel vicino terreno. Inoltre, sempre secondo l’accusa, quando questo sarebbe effettivamente accaduto, nessuno avrebbe provveduto a rimuovere il percolato accumulato nella vasca e a monitorarne adeguatamente la produzione nel tempo. L’ex sindaco Lo Biundo, invece, per la Procura, a fronte dell’inerzia dell’Ato Palermo 1, non avrebbe provveduto ad intervenire d’ufficio, sebbene diffidato dall’assessorato regionale all’energia. Secondo l’accusa, Lo Biundo e Terranova avrebbero provocato l’abbandono e il deposito incontrollato sulla nuda terra del percolato, così come accertato dagli investigatori durante un controllo il 14 dicembre del 2015.

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