Partinico, controlli CC nelle case popolari di via Cassarà, 6 denunce

Gestione di un deposito temporaneo di rifiuti non pericolosi e di rottami ferrosi, avviata da due inquilini all’interno dell’area condominiale degli alloggi popolari di via Ninni Cassarà a Partinico. Ma anche occupazione abusiva di appartamenti, nonchè danneggiamento, furto aggravato e continuato di energia elettrica, oltre al rinvenimento di un cane di grossa taglia privo di microchip di identificazione. Come se non bastasse, grossi serbatoi idrici posti negli scantinati degli stessi palazzi pieni di acqua sporca, malsana e inquinata dalla presenza topi morti. Una situazione di degrado e di carenza igienico sanitaria tale, per cui l’Amap, a tutela della salute degli stessi residenti, ha deciso di sospendere temporaneamente l’erogazione idrica nei condomini, in attesa che gli stessi provvedano a bonificare i recipienti. E’ quanto scoperto dai carabinieri della compagnia di Partinico nel corso di un mirato controllo effettuato nel complesso di edilizia popolare, che ha portato alla denuncia di sei persone. A coadiuvare i militari dell’arma nell’attività di controllo il personale della compagnia di intervento operativo di Palermo, la polizia municipale di Partinico, il dipartimento prevenzione veterinario di Partinico, tecnici dell’Enel e dell’Amap. Ad essere deferiti all’autorità giudiziaria sono stati : V.P.,70enne e G.D., entrambi disoccupati e con precedenti di polizia per aver realizzato all’interno dell’area condominiale un deposito di rifiuti non pericolosi e di rottami ferrosi. E ancora tre casalinghe, G.C.,40enne ed S.M.,38enne , entrambe pregiudicate e l’incensurata V.D.M.,28enne, tutte accusate di furto di energia elettrica. Le donne avevano manomesso i contatori delle rispettive abitazioni attraverso un allaccio abusivo alla linea elettrica. A finire sotto inchiesta anche M.G.,30enne, casalinga incensurata, per essersi introdotta arbitrariamente all’interno di un alloggio popolare dopo aver danneggiato la porta d’ingresso. Infine ad essere stato segnalato alla competente autorità sanitaria regionale, un disoccupato di 46 anni, perché nella qualità di proprietario di un cane di grossa taglia aveva omesso di effettuare la prevista registrazione dell’animale tramite l’inserimento del microchip. Intanto, l’attenzione dei carabinieri rimane alta sugli alloggi popolari, per guardare “ da vicino” i flussi di persone che vi risiedono, molte di loro già gravate da precedenti penali per reati contro il patrimonio , spaccio di droga e quant’altro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Hide picture