Castellammare, strage di cani avvelenati: 7 casi accertati

Ancora altri casi di cani uccisi, quasi tutti avvelenati con polpette killer: dopo Sciacca, Licata, Paternò, Campobello di Mazara, Erice e Castelvetrano, almeno sette cani sono stati uccisi a Castellammare del Golfo. E l’isola torna al centro degli attacchi degli animalisti.
Questa volta i randagi sono stati uccisi in zone centrali: al momento i cani certamente avvelenati sono sette ma molti altri randagi che non si trovano potrebbero aver fatto la stessa tremenda fine, come fa presente Stefano Ficalora della cooperativa «Unione delle famiglie» che collabora da tempo con i volontari dell’Enpa per cercare di salvare, accudire e far adottare, cani e gatti randagi. Tante le zone, segnalate alle autorità cittadine, dove i volontari hanno trovato polpette di carne sospette, possibili esche con veleno lumachicida.
Da giorni rastrellano il territorio cercando di individuare bocconi avvelati e salvare quanti più animali possibili. Si tratta di un potente veleno, che non lascia scampo ai cani che lo ingeriscono, usato per disinfestare i terreni dalle lumache e facilmente riconoscibile perchè di colore blu. Polpette che appaiono come bocconcini prelibati agli animali che sono state ritrovate anche all’interno del paese e perfino all’interno di giardini privati.
Le associazioni di volontariato consigliano di far passeggiare gli animali tenendo gli occhi aperti, utilizzando la museruola chiusa e di segnalare eventuali episodi alla Polizia municipale.

Fonte Giornale di Sicilia

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