Borgetto. Casa famiglia per anziani senza autorizzazioni, disposta la chiusura

Mancavano le autorizzazioni e non solo, ma la struttura era aperta e funzionante. Finchè non è scattato il blitz dei carabinieri del Nas di Palermo effettuato in
collaborazione con i militari dell’arma della compagnia partinicese che hanno accertato che la casa famiglia per anziani operativa in una palazzina di Borgetto era abusiva, ossia avrebbe svolto funzioni di residenza sanitaria assistita senza averne titolo e in assenza di autorizzazioni specifiche.

Alla decina di ospiti ricoverati di cui alcuni non autosufficienti non sarebbe stata assicurata l’assistenza professionale obbligatoria così come previsto dagli standard strutturali e organizzativi dettati dalla normativa in vigore.

Nel corso dell’approfondita attività ispettiva è stato accertato dai carabinieri che la titolare della casa famiglia per anziani, una donna di 36 anni che è stata denunciata, avrebbe avviato l’attività assistenziale in assenza dei titoli autorizzativi.

Mancava l’iscrizione della casa famiglia all’albo comunale degli enti assistenziali come pure il certificato di agibilità. Sarebbe stata riscontrata inoltre la mancanza di figure professionali specifiche. Ossia l’esercizio abusivo della professione di infermiere. E ancora , l’indagata avrebbe pericolosamente dispensato agli ospiti della struttura dei farmaci senza alcuna relazione sanitaria attestante le patologie di cui erano affetti gli stessi e senza alcun titolo abilitativo specifico.

Pertanto numerosi farmaci sono stati sequestrati. La stessa titolare dovrà
rispondere anche dell’accusa di avere omesso di comunicare all’autorità di pubblica sicurezza le generalità delle persone alloggiate nella casa famiglia.

Nella struttura il personale operante ha fatto intervenire l’assistente sociale del Comune che ha dato disposizioni per l’immediato trasferimento degli ospiti
nelle rispettive famiglie o in altre strutture ricettive.

Intanto la commissione prefettizia che guida il comune dopo lo scioglimento per mafia, ha emesso un’apposita ordinanza con cui è stata disposta l’immediata cessazione dell’attività assistenziale.

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