Autorizzato il trasferimento della salma di Riina a Corleone

La Procura di Parma ha emesso il nulla osta per il trasferimento della salma di Totò Riina, il boss di Cosa Nostra morto venerdì scorso nel reparto detenuti dell’ospedale. Il carro funebre è arrivato stamattina nella sezione di medicina legale per caricare la salma ed in attesa di partire per Corleone.

Intanto Nino Di Matteo, sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia, in un’intervista a Repubblica lancia l’allarme: “La morte di Totò Riina non segna il tramonto dello stragismo mafioso. C’è una parte di Cosa nostra che preme per il ritorno ad azioni eclatanti”.

“La fase del post Riina è molto delicata. Bisogna vedere se nei nuovi assetti dei vertici mafiosi troverà spazio il desiderio di una parte dell’organizzazione di tornare allo stragismo. Ecco perché – avverte Di Matteo – in questo momento lo Stato farebbe un errore gravissimo se desse dei segnali di allentamento. Sul 41 bis, che ha dato ottimi frutti, sull’ergastolo, sul sequestro dei beni. Segnali che verrebbero interpretati dai mafiosi come un cedimento”.

Questo è il momento in cui lo Stato non deve mollare la presa, e anzi andare all’attacco nell’offensiva contro la mafia”, rimarca Di Matteo, secondo cui “la ‘ndrangheta sarà anche più forte economicamente, ma Cosa nostra conserva segreti inconfessabili del passato che restano un’arma di ricatto, pericolosa quanto arsenali ed esplosivo”. “Riina è stato latitante per 24 anni, Provenzano per 43, Matteo Messina è ricercato dal 1993. Non è seriamente pensabile – osserva il sostituto procuratore – che ciò sia potuto avvenire se non per coperture politico-istituzionali di cui questi soggetti, in varie fasi e con varie modalità, hanno potuto godere”. Potrebbe essere il parroco della chiesa Maria Santissima delle grazie di Corleone, Frà Giuseppe Gentile, a essere chiamato a benedire la salma di Totò Riina prima della tumulazione nel cimitero del paese. Il religioso, che ha
 celebrato le nozze di Lucia Riina, figlia minore del boss, intervistato dal Tg2 ha detto che inviterà i Riina “a fare un passo avanti, forte, significativo, a saper guardare a quella morte come una vita nuova che deve rinascere”. “Se non l’hanno fatto prima – ha aggiunto – lo facciano ora. E’ necessario per tutti noi, per la nostra città che ha bisogno di essere liberata”

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