Aeroporto di Trapani, molti comuni non sosterranno il comarketing

Accordo di comarketing salvo per l’aeroporto di Trapani Birgi, ma a sottoscriverlo non saranno tutti i ventiquattro comuni del Trapanese. Fra perplessità e qualche “no” secco, sono undici i Comuni che non hanno ancora sciolto la riserva. Ma il tempo per decidere se finanziare o meno il comarketing è breve. La corsa è, infatti, contro il tempo per salvare il salvabile, ovvero la programmazione dei voli per la stagione estiva 2018 dopo che, scaduto lo scorso primo aprile l’accordo con Ryanair, la compagnia irlandese low cost ha provveduto a ridurre drasticamente la presenza del vettore eliminando sette rotte.
 
Per i Comuni l’ultimatum scadrà lunedì prossimo quando i sindaci si ritroveranno alla Camera di Commercio, ente che continua a fare da cabina di regia ma che si è tirata fuori dal finanziamento per mancanza di risorse, per firmare l’intesa triennale 2017-2019. A tentennare sono, anzitutto, i due comuni commissariati: Trapani, in pausa di valutazione, e Castelvetrano. A tirarsi fuori dall’accordo, salvo ripensamenti, sono anche Alcamo, Campobello di Mazara, Pantelleria, Partanna, Santa Ninfa, Gibellina, Vita, Salaparuta e Poggioreale.
 
Tredici comuni hanno, invece, detto “si” a investire, ancora una volta, sul “Vincenzo Florio”. Marsala, San Vito Lo Capo, Favignana, Mazara del Vallo, Erice, Castellammare del Golfo, Valderice, Petrosino, Custonaci, Paceco, Salemi, Calatafimi-Segesta e Buseto Palizzolo garantiranno, ciascuno per la sua parte, un impegno economico annuo complessivo di 1.549.400 euro a fronte dei circa 2 milioni e 400 mila euro annui stanziati per il comarketing targato 2014-2016.  
 
Per i prossimi tre anni il comarketing, ammesso che il fronte del “no” non cambi idea decidendo di versare le quote, sarà, dunque, sostenuto dai Comuni con un finanziamento triennale di 4.648.200 euro a cui va sommato il  maxi finanziamento di 13 milioni di euro, diviso in tre anni, della Regione, azionaria per il 60 per cento di Airgest, la società di gestione dell’aeroporto.
Questa volta non ci sarà più un accordo diretto con l’Ams, la società di comunicazione e marketing della compagnia irlandese Ryanair, ma un bando di gara per individuare un nuovo vettore.

“Stiamo correndo – dice Pino Pace, presidente della Camera di Commercio di Trapani – per salvare l’estate 2018. Si è perso troppo tempo e non possiamo perderne altro. E’ indispensabile che i sindaci firmino il prossimo accordo di comarketing in modo da consentire al presidente dell’Airgest di predisporre, in base alle somme disponibili, il bando pubblico per la gara rivolta alle compagnie aeree che vorranno partecipare. Per la stagione invernale Ryanair ha ridotto il traffico aereo, adesso dobbiamo fare in modo di non pregiudicare anche la stagione estiva”.
 
A lanciare un appello congiunto ai sindaci, ai consigli comunali e ai commissari dei comuni sono la locale Sicindustria, la Cgil, la Cisl e la Uil di Trapani riunite, ieri in Prefettura, attorno al tavolo “Insieme per il territorio”: “Mancano ancora pochissimi giorni – dicono – e poi la partita sarà chiusa per i prossimi tre anni. L’aeroporto di Birgi non è utile solamente ai turisti che decidono di trascorrere le vacanze nel nostro territorio, ma anche ai residenti e ai tanti pendolari del Trapanese a cui è data la possibilità di raggiungere agevolmente diverse destinazioni italiane ed estere”.

repubblica.it

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