Montelepre. La minoranza prende le distanze da Progetto Comune, il Pd: “solidarietà al presidente del consiglio”
I consiglieri di minoranza di Montelepre predono le distanze da un post pubblicato su Facebook dalla pagina di Progetto Comune, che fino a ieri faceva riferimento al gruppo di opposizione. Il post in questione riguarda l’indennità di carica del presidente del consiglio comunale Salvatore Bono ritenuta eccessiva.
I consiglieri Salvatore Pisciotta, Simona Di Noto, Maria Cannavò e Irene Gaglio apprendendo quanto pubblicato, prendono le distanze dal comunicato in questione.
“La nostra posizione – scrive su Facebook il capogruppo Salvo Pisciotta – è stata sempre palese e trasparente. Fin dall’inizio della legislatura abbiamo chiesto un dimezzamento dell’indennità di carica degli amministratori. Dopo alcuni mesi, le indennità seppur non siano state dimezzate, sono comunque state ridotte del 30% per destinarle alla scuole e ai servizi sociali, dunque si è andati nella direzione che avevamo auspicato. E’ già un piccolo risultato che speriamo possa ulteriormente consolidarsi nel corso della legislatura.” Pisciotta poi annuncia la nascita nel nuovo soggetto politico, alternativo a Reset, chiamato “Montelepre Obiettivo 2020” che sarà presentato prossimamente e nel quale confluiranno i quattro consiglieri di minoranza.
Non si fa attendere la replica di Progetto Comune, che sempre su Facebook, scrive: “apprendiamo che i consiglieri eletti nella nostra lista hanno mollato Progetto Comune. Non abbiamo offeso nessuno e rispettiamo il lavoro del presidente Bono. Diciamo solo che queste indennità, seppur ridotte, in questo momento di difficoltà per i cittadini ci sembrano esagerate. Siamo liberi di esprimere il nostro pensiero?
Il problema – si legge ancora sulla pagina di Progetto Comune – non è se l’indennità è di 700 o 900 euro, ma da questa amministrazione ci saremmo aspettati una decisione forte e coraggiosa: rinunciare da subito a metà dell’indennità. L’opposizione – prosegue Progetto Comune – visto che i consiglieri di minoranza non vogliono farla, la faremo noi e gli auguriamo buona fortuna e un arrivederci al 2020. Ai nostri elettori, diamo appuntamento a settembre per costituire un nuovo soggetto politico alternativo a Reset, al Pd e a questa amministrazione”.
Prende posizione sulla vicenda anche il Partito democratico che definisce “falsi, vergognosi e subdoli gli attacchi al Presidente del Consiglio.
Falsi – dichiara la segretaria Pd Oriana Filingeri – perchè la riduzione dell’indennità è stata approvata da mesi in Consiglio Comunale su proposta dello stesso Presidente ed è stata liquidata un’indennità maggiore per un mero errore degli uffici, tra l’altro già corretto.
Vergognosi perchè si vuol far leva sulle difficoltà economiche dei nostri concittadini per creare indignazione, sminuendo il ruolo e i compiti di un Presidente del Consiglio che ricodiamo è definita la “seconda carica” di un’Amministrazione Comunale per compiti e responsabilità che assume su di sè.
Subdoli perchè chi ha sferrato l’attacco – prosegue la Filingeri – invece di prendersi le responsabilità delle proprie dichiarazioni e di metterci la faccia, ha firmato a nome di Progetto Comune, che invece è stato tenuto all’oscuro del comunicato.
I Consiglieri di minoranza – prosegue il Pd – hanno bene fatto a mollare un movimento politico che non si fa scrupoli a nascondersi dietro ai loro nomi e a usare mezzucci da vecchia politica.
Ora, per amore della verità, è giusto precisare che il Presidente del Consiglio oggi, al netto delle tasse, percepisce circa € 400 (lordi € 776) e che, rispetto all’indennità minima che gli sarebbe spettata per legge (ossia € 1310) l’ha ampiamente ridotta senza tra l’altro usufruire di permessi lavorativi retribuiti per evitare di gravare sull’ente comunale.
Infine – conclude la segretaria del Pd- c’è da chiedersi: chi sta dietro a quegli attacchi che sanno tanto della vecchia politica da cui i consiglieri stanno cercando di prendere le distanze? Esprimiamo solidarietà al Presidente del Consiglio Comunale per il vile e infondato attacco subito, manifestando il nostro totale e incondizionato appoggio.”