Il sindaco di Carini al 57° Gala Dinner del Club dei Carinesi d’America (Video)

E’ stato un dinner dancing particolarmente emozionante, quello organizzato dal Club dei Carinesi d’America di Brooklyn per il 57° anniversario della fondazione dell’associazione.

All’evento, infatti, ha preso parte il sindaco di Carini, Giovì Monteleone, in visita istituzionale negli States su invito del Presidente Tony Troia e degli altri esponenti del sodalizio italo-americano.

Circa 500 persone hanno dato il benvenuto al primo cittadino che ha ringraziato tutti per la calorosa ed affettuosa accoglienza.

Il sindaco Monteleone, ha portato il saluto di tutta la giunta, del Consiglio Comunale e di tutta la comunità carinese.

“La vostra determinata volontà con la quale avete richiesto la mia presenza qui a Brooklyn – ha detto l’amministratore – l’affetto e la premura con cui mi avete circondato è un segno di attaccamento , non tanto alla mia persona , ma all’intera comunità Carinese che mi onoro di rappresentare. Nel vostro abbraccio – ha proseguito Monteleone – e in questi pochi momenti trascorsi assieme, ho ripercorso tanti ricordi che mi legano personalmente a Brooklyn e a voi tanti emigrati che avete sacrificato un’intera vita per migliorare la propria esistenza e quella dei propri figli e che con i frutti del loro lavoro avete contribuito economicamente anche alla ricchezza di Carini che è stata avara ed amara nei vostri confronti costringendovi ad emigrare per trovare lavoro e dignità”.

Parole sentite quelle del sindaco di Carini, il cui padre, per quasi trent’anni, ha vissuto e lavorato a Brooklyn. “Se oggi sono quello che sono – ha detto – lo devo ai sacrifici di mio padre che, di questo club è stato segretario, così come mio zio Joe Ferranti ne è stato presidente e socio fondatore. Quindi – ha aggiunto – permettetemi di dire che sono anche figlio di questa terra grazie alla quale sono cresciuto e grazie a chi, lontano da Carini, lavorava e riponeva tutte le sue speranze e tutto il suo orgoglio nell’affermazione e nella crescita del proprio figlio. E potete capire l’emozione e la commozione che provo ad essere qui tra di voi e non poter riabbracciare mio padre”.

Il sindaco Giovì Monteleone si è complimentato con i presenti, sottolineando che con il loro lavoro onesto e pulito, rappresentano la vera immagine di Carini, riscattando quella, a volte macchiata, da chi ha usato l’America per i loro traffici loschi e mafiosi.

Il primo cittadino ha apprezzato l’amore che i Carinesi d’America continuano a riservare per il paese natio, conservandone la memoria e l’identità attraverso il Club dominato dal simulacro del Santissimo Crocifisso.

Si è detto poi felice di incontrare tanti compaesani, alcuni dei quali rivisti dopo 40 anni. Ricordi indelebili che, il sindaco Giovì Monteleone, già rientrato a Carini, ha portato con se da questa esperienza.

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