Sit-in di protesta contro i tagli per le scuole paritarie dell’infanzia

Monta la protesta da parte della Fism siciliana, la federazione che raccoglie le scuole paritarie dell’infanzia, che ha indetto tre giorni di mobilitazione contro i tagli imposti dall’ultima Finanziaria regionale.

La Regione, infatti, pare aver deciso di non prendersi cura dei bambini dai tre ai cinque anni, prima con l’azzeramento del Buono Scuola, che prevedeva il rimborso della retta, adesso con il taglio netto del contributo per le famiglie in condizioni economiche disagiate. Contributo pari a 2.500 euro l’anno che adesso è stato cancellato del tutto.

Con l’azzeramento dei contributi, le scuole paritarie saranno costrette ad aumentare le rette e così per far sentire la propria voce sono stati organizzati due sit-in: il primo stamattina, dalle 9 alle 17, in piazza Indipendenza davanti palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione, gli altri domani e domenica dalle 9 alle 20 in via Generale Magliocco.

I genitori e gestori delle scuole invitano i cittadini a sottoscrivere una petizione che chiede il ripristino del Buono Scuola e di questi contributi e forniscono materiale illustrativo per far comprendere l’importanza e il valore che ricoprono in Italia tutte le scuole materne paritarie.

In Sicilia sono circa 450 le scuole dell’infanzia federate alla Fism con circa 25mila bambini e 3mila dipendenti, tra personale docente e non docente. Sono 120 le scuole primarie con cui la Regione ha stipulato una convenzione che interessa 10mila alunni.

Secondo il sindacato di categoria, il Governo regionale intende perseguire un disegno finalizzato alla scomparsa di queste scuole con conseguente pregiudizio della pluralità dell’offerta formativa e della libera scelta educativa dei genitori.

Il servizio nel tg di oggi

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