San Giuseppe Jato. “Chi semina racconta”, agricoltura sociale in un bene confiscato

Agricoltura sociale a San Giuseppe Jato, al via il progetto “Chi semina racconta”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e realizzato dalla Cooperativa sociale Placido Rizzotto (capofila), da Libera Palermo, da Orizzonte Donna onlus e dalla Rete delle Fattorie sociali Sicilia. Dieci giovani donne, ragazze madre e disoccupate tra i 18 e i 35 anni saranno formate in attività agricole all’interno del centro Di Matteo di San Giuseppe Jato, realizzato in un bene confiscato a Bernardo Brusca, padre di Giovanni, condannato per il rapimento e l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, al quale il centro è intitolato. Attraverso l’agricoltura sociale le donne e i ragazzi coinvolti nel progetto diverranno protagonisti della valorizzazione di un bene confiscato alla mafia e quindi di un percorso di legalità. “Chi semina racconta” è stato presentato ieri nella sede di Libera Palermo

fotografia blogsicilia.it

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