Partinico. Sì alla videosorveglianza, no alle unioni civili

Via libera al servizio di videosorveglianza e stop al registro delle unioni civili. Sono questi i due punti affrontati ieri nel corso della seduta del consiglio comunale di Partinico. I consiglieri hanno approvato il regolamento della videosorveglianza che contiene una serie di norme per l’utilizzo del servizio e il rispetto della privacy. Sono una trentina le telecamere già installate e che nelle prossime settimane entreranno in funzione per sorveglierare le zone più importanti della cittadina. La centrale di controllo sarà affidata alla Polizia Municipale.
Bocciato invece il registro delle unioni civili che era stato proposto dal gruppo Cambiamo Partinico. Tra favorevoli e contrari, la votazione in aula è stata trasversale e il registro è stato bocciato per un solo voto. Posizioni contrapposte sia in maggioranza che in opposizione. Il gruppo di minoranza Prospettiva Comune aveva chiesto il rinvio dell’argomento in attesa che il parlamento italiano legiferi sulla questione. Ma la proposta è stata bocciata. Prospettiva comune ha dato libertà di coscienza ai propri consiglieri. “La questione delle unioni civili merita un serio e articolato dibattito in quanto sono ballo diritti che vanno regolamentari e riconosciuti.” dichiara Michele Chimenti che attacca la maggioranza. “Di fronte a questi temi così importanti – conclude – la maggioranza ha tentato di consumare un’ulteriore lotta intestina e tentando di coprire con una foglia di fico, le lacerazioni presenti.” Ma per Gianluca Ricupati di Cambiamo Partinico, la proposta di rinviare l’argomento avanzata da Prospettiva Comune “è una sconfitta sul piano politico e morale. Politica perchè l’atto è stato approvato spedito in commissione con sette voti favorevoli su otto e peraltro è stato voluto anche dai Giovani Democratici. Sul piano morale perchè è la dimostrazione che in Italia è ancora lontana la via per costruire una società della tolleranza e dell’uguaglianza.”

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