Troppi dipendenti al D’Aumale di Terrasini, rischiano il trasferimento

“Occorre dare una scossa a questa macchina elefantiaca”, il riferimento è ai piccoli musei siciliani che l’assessore regionale ai beni culturali Antonio Purpura vuole snellire, anche attraverso il trasferimento del personale. “Proporrò di chiudere durante la settimana alcuni musei che, visti i dati dell’affluenza, hanno pochi visitatori per giustificare la mole di dipendenti che vi lavorano, in cambio i piccoli siti saranno sempre aperti nel fine settimana”.

La scure dell’assessore Purpura potrebbe abbattersi anche su Palazzo D’Aumale a Terrasini, il museo che ospita la mostra permanente del carretto siciliano e diversi reperti archeologici di epoca romana ritrovati in mare e dove lavorano in quarantotto: due dirigenti, otto funzionari, venti istruttori, dodici collaboratori e sei operatori. Un numero elevato se si pensa che agli Uffizi di Firenze, vi è solo un dirigente. Il sito registra 6 mila visitatori all’anno per un incasso complessivo di circa 6 mila euro.

Come è noto la Sicilia vanta il record di impiegati a tempo indeterminato, e accade che nelle sedi periferiche vi siano il doppio dei dipendenti delle sedi centrali. Nel caso specifico dei musei regionali, poi, la gran parte dei fondi va a pagare gli stipendi del personale, quando non ci sono nemmeno i soldi per sostituire una lampadina.

fonte: La Repubblica

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