Quattro aziende di Carini tra i beni sequestrati all’ex deputato Acanto

Beni per 780 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia a Giuseppe Acanto commercialista di Villabate ritenuto vicino alle cosche mafiose locali. Acanto, 55 anni, è stato anche deputato regionale siciliano eletto due legislature fa all’Ars nell’allora lista del Biancofiore, durante l’era Cuffaro. Acanto raccolse 1941 voti, ma non gli bastarono per ottenere uno scranno a Sala d’Ercole. Fu il primo dei non eletti, ma in parlamento ci arrivò dopo l’arresto del suo collega di partito Antonio Borzacchelli .
Il sequestro riguarda beni mobili e immobili, rapporti bancari e capitali di numerose aziende che il commercialista ritenuto vicino alle cosche mafiose di Villabate gestiva anche per conto terzi ma che erano nella sua disponibilità o comunque a lui riconducibili.
Tra le aziende coinvolte ci sono anche quattro ditte  di Carini che si occupano della vendita di gas: Motorgas, Blu Gas, Elgas e Sogegas.
Gli investigatori della Dia di Palermo ritengono che Acanto gestisse un vero e proprio tesoro di mafia dal suo studio di commercialista. L’ex deputato regionale era comparso in diverse inchieste sin dalla vicenda di Giovanni Sucato noto come il mago dei soldi di Villabate per conto del quale era stato un esattore.
Il pentito Francesco Campanella l’aveva poi accusato di essere stato votato dai boss. L’inchiesta che vedeva visto Acanto nella qualità di indagato per concorso esterno in associazione mafiosa si era chiusa con un’archiviazione.

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