Cinisi, Santi Palazzolo: “ho fatto solo il mio dovere, l’onestà prima di tutto”

“Santi Palazzolo, la sua famiglia e il suo staff, plaudono al lavoro svolto da Magistratura e Arma dei Carabinieri nell’esercizio del loro impegno per la tutela della legalità.” All’indomani dell’arresto di Roberto Helg vicepresidente della Gesap, la società che gestisce l’aeroporto Falcone Borsellino, l’azienda Palazzolo affida ad una nota le proprie considerazioni.

“Ringraziano di cuore tutte le persone che hanno espresso solidarietà; le associazioni e le istituzioni che hanno mostrato apprezzamento. Santi Palazzolo ha denunciato il vicepresidente della Gesap e Presidente di Camera di Commercio e ConfCommercio, Roberto Helg, al quale si era rivolto per chiarimenti sulla proroga del contratto di affitto dello show room all’interno dell’Aeroporto di Palermo, importante per l’azienda e per la tenuta occupazionale.

Non si è avuto mai alcun dubbio sulla strada da percorrere; non si è mai avuta esitazione nel denunciare chi, finora, aveva invitato alla denuncia; non si è smesso di avere fiducia nello Stato e non si dimenticherà mai il senso di libertà provato nel farlo. Non è straordinario quello che è stato fatto, perché, anche in questo caso, si sono soltanto applicati i valori su cui Santi Palazzolo fonda ogni giorno il proprio lavoro.

Roberto Helg-2Prima di essere imprenditori, si deve essere onesti cittadini e persone perbene. Questa terra merita di più di ciò che ha e per migliorarla serve il contributo di tutti. Lui ha soltanto dato il suo.” Roberto Helg è finito in manette due giorni fa. Ad incastrarlo è stata la registrazione del dialogo nel quale Helg chiede una mazzetta da 100.000 per continuare a lavorare all’interno dello scalo palemitano. Il giorno dell’incontro, Helg chiede Palazzolo di lasciare il telefonino sul tavolo e di seguirlo nella sala riunioni. Non sa che Palazzolo ha con sé un altro cellulare con cui registra la richiesta estorsiva

Prima ha negato, persino l’evidenza di quella busta piena di banconote sulla scrivania. Nulla, però, ha potuto contro le intercettazioni. Così poi ha confessato. “I soldi mi servivano perché ho la casa pignorata”. Predicava bene e razzolava male Roberto Helg che nel tempo si era fatto promotore di iniziative sulle legalità. Prende le distanze il suo avvocato. “Ho deciso di rinunciare al mandato difensivo di Roberto Helg perché lo ritengo incompatibile con il mio ruolo di legale di Confcommercio Palermo e con la scelta di assistere le vittime di estorsione che ho fatto molti anni fa” rende noto l’avvocato Fabio Lanfranca. Dalla tarda serata di ieri è rinchiuso nel carcere Pagliarelli. Adesso si indaga per scoprire eventuali complici di Helg.

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