Montelepre. Omicidio Licari, chiuse le indagini su un vicino

Ci sarebbe stata una banale lite alla base della furia omicida di Antonino Muratore, 76 anni, fermato a luglio dalla polizia per l’omicidio di Baldassare Licari, capo cantoniere in pensione di 64 anni, monteleprino. L’ex operaio è stato ucciso nel novembre del 2013. Il corpo fu poi abbandonato nella Fiat Seicento intestata alla figlia nei pressi del ristorante “Don Vito”, nella zona compresa tra Montelepre e Partinico. I pm Dario Scaletta e Claudio De Lazzaro, che hanno individuato Muratore grazie a tracce di dna trovate su delle tazzine di caffè, hanno inviato all’indagato l’avviso di conclusione delle indagini. Secondo quanto scoperto dai pm, c’erano infatti state delle tensioni con i vicini. Due in particolare, tra cui proprio Muratore. In uno dei casi, era nata una pesante diatriba per una faccenda di confini terrieri e Licari era pure finito sotto processo per violazione di domicilio. Due anni fa, la vittima, si era inoltre presentata a casa di Muratore pretendendo che togliesse di mezzo un recipiente per la raccolta dell’acqua. I colpi che hanno ucciso Baldassare Licari, come ha accertato la successiva autopsia, sono stati sparati con due pistole diverse. Una 357 magnum e una calibro 22. E non è escluso che i killer fossero due. (ANSA).

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