Futuro del servizio idrico, le proposte di “Cambiamo Partinico”

Ancora un mese di tempo per decidere sul futuro della gestione dell’acqua anche a Partinico. Pare infatti che su richiesta del presidente della Regione, Rosario Crocetta, la prefettura potrebbe affidare il servizio per altri 30 giorni all’Ato idrico. Nel frattempo ogni comune potrà decidere se riprendersi gli impianti. E proprio su questo punto che il gruppo consiliare di opposizione “Cambiamo Partinico” chiede all’amministrazione Lo Biundo di valutare attentamente tutte le questioni, scegliendo la soluzione migliore per la città.

I consiglieri Gianluca Ricupati, Valentina Speciale e Giovanni Billeci fanno alcune considerazioni.

“Serve –affermano- predisporre immediatamente un Piano tecnico-finanziario (che noi chiediamo da tempo e lo avremmo dunque già tra le mani se ci avessero ascoltato) che ci metta di fronte i costi reali di un servizio gestito direttamente dal Comune, accedendo come singolo al finanziamento regionale di 6,4 milioni di euro in vista della gestione temporanea e risolvendo il “problema della gestione del depuratore” attraverso l’affitto di un ramo d’azienda di APS tutelando così anche i lavoratori”.

Altra riflessione “se al 30 settembre scatterà l’obbligo del gestore unico o comunque la Regione riuscirà ad emettere una propria legge che si discute invano da anni, dal momento che l’acqua secondo gli italiani deve essere pubblica e su di essa non si deve lucrare, la soluzione AMAP (che, pur pubblica, è ancora una SPA ed è ancora in itinere la sua trasformazione in azienda speciale di diritto pubblico avviata dal Comune di Palermo lo scorso anno) potrebbe essere presa in considerazione con le giuste garanzie (e non con una scelta al buio) per i Comuni e per i cittadini, soprattutto alla luce del fatto che Renzi non vede l’ora invece che tutto passi nelle mani dei privati (e le recenti modifiche normative al D. Lgs. 152/2006 in materia di gestione delle risorse idriche lo dimostrano).

Queste proposte –concludono Ricupati, Speciale e Billeci- avrebbero dovuto farle i nostri amministratori in maniera autonoma se solo avessero l’intenzione di valutare bene le questioni e non cercassero ogni volta la soluzione più facile, anche se meno conveniente. Consapevoli del fatto che se il sindaco Lo Biundo ci avesse dato ascolto due anni fa, oggi il Comune di Partinico gestirebbe autonomamente il servizio senza trovarsi a dover prendere decisioni di fretta e senza dover cedere a pressioni di nessun tipo, pressioni che solitamente sono sempre a danno della comunità”.

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