Omicidio Concetta, interrogata la figlioletta: “la mamma dave le botte a papà”

Ci sono ancora tanti punti oscuri sulla tragica morte di Concetta Conigliaro, la ventisettenne di San Giuseppe Jato, scomparsa il 9 aprile scorso. In carcere con l’accusa di omicidio e distruzione di cadavere c’è il marito Salvatore Maniscalco.

La coppia da tempo aveva problemi, una notizia trapelata già all’indomani della sparizione di Concetta e confermata adesso anche dalle dichiarazioni di una delle figliolette.

La bimba di 8 anni è stata sentita dal gip Lorenzo Matassa alla presenza di una psicologa, in incidente probatorio.

Ad ascoltarla ma in un ambiente diverso, c’era pure il padre e i Caltagirone accusati di avere collaborato al delitto.

La bambina avrebbe riferito che “mamma e papà litigavano per i giochi perché erano tantissimi. Mio padre li comprava, mamma non voleva, voleva i soldi per comprare il cibo, e poi per i vestiti, le scarpe”. La piccola avrebbe pure raccontato che “la mamma dava le botte a papà”.

Avrebbe poi fatto intendere di vivere bene l’assenza della madre e di sentire invece la mancanza del padre al quale vuole “tantissimissimo bene”: “lui ci dava i bacetti, mia madre ci dava botte”.

La bambina dice di avere dei segreti sia col papà che con la mamma, ma non vuole svelarli.

Durante il colloquio si parla di una motosega che avrebbe visto usare dal padre “la domenica, per tagliare le sedie, insieme al martello però”.

Infine dice che Gesù le ha detto che la mamma è morta.

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