Omicidio Rosaria Simonetta, per chiarire il giallo si attendono i risultati dei Ris e dell’autopsia

L’ispezione cadaverica eseguita ieri dal medico legale non ha sciolto i dubbi sulla morte di Rosaria Simonetta, la 54enne di Carini che ieri mattina è stata trovata morta nella sua abitazione, di via Palermo, dalla figlia.

La Procura ha già aperto un fascicolo per omicidio e disposto l’autopsia sul corpo senza vita della pensionata, per chiarire il mistero sulla sua fine.

Ieri i Ris di Messina hanno raggiunto la palazzina, in cui la donna viveva, per i rilievi del caso. I militari della scientifica hanno passato a setaccio l’appartamento e in particolare la stanza, in cui la donna è stata trovata esanime con una calza attorno al collo che le copriva anche la faccia.

Sulle indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di Carini, c’è massimo riserbo. Rosaria Simonetta era separata da 7 anni con il marito da cui ha avuto due figlie. Una di loro vive all’estero, l’altra, colei che ha fatto la terribile scoperta, non aveva notizie della madre già da qualche giorno. Così, preoccupata per non essere riuscire a rintracciarla, ha deciso di andare a casa sua, facendosi accompagnare dagli operatori sanitari del locale Pte e di un’ambulanza del 118. Una volta dentro si è ritrovata davanti la terribile scena.

La donna, come hanno raccontato alcuni vicini, soffriva di depressione e aveva preso anche psicofarmaci. Ragion per cui, i carabinieri, non hanno escluso, sin dall’inizio, l’ipotesi del suicidio. Peraltro, secondo alcune testimonianze, pare che Rosaria Simonetta, un mese fa, avrebbe anche tentato di togliersi la vita, essendo infine riuscita a tornare sui suoi passi, grazie al sostegno della figlia.

Sebbene dai primi rilievi non risulterebbe alcuna effrazione a porte e finestre e dall’appartamento non sia sparito nulla, la calza trovata attorno al collo della donna, fa presagire l’omicidio, così come altri particolari su cui vige il massimo riserbo.

L’ex marito della donna non è stato sentito dagli investigatori perché in precarie condizioni di salute.

Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Stefano Demontis, ruotano a 360 gradi e non sono esclusi sviluppi già nelle prossime.

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