Furto di energia elettrica, quattro persone in manette

Sono tre le persone arrestate dai carabinieri di Monreale e San Cipirello. Per loro l’accusa è quella di aver alimentato l’abitazione o gli esercizi commerciali con energia elettrica, per un periodo ultra quinquennale, manomettendo il contatore o allacciandosi, in toto, abusivamente alla rete dell’Enel.
Controlli mirati hanno consentito ai militari dell’Arma, coadiuvati da una squadra di tecnici dell’Enel, di trarre in arresto per il reato di furto aggravato, C. A. ,quarantenne, P. M., ventitreenne, entrambi con attività commerciali in San Cipirello e R.M., quarantaseienne, residente a Monreale.

Per i primi due è stata appurata la manomissione del contatore con l’utilizzo di una calamita, che consentiva di ridurre il consumo energetico e quindi di pagare, rispettivamente, soltanto il 9% ed il 3%, del reale consumo di energia elettrica dei loro rispettivi esercizi commerciali.
Per R. M. invece è stata verificata la presenza di un allaccio diretto alla rete elettrica pubblica con il quale alimentava la propria abitazione, dove, tra l’altro è stato accertato anche un allaccio abusivo alla rete idrica. L’Autorità Giudiziaria ha disposto per tutti e tre il rito direttissimo presso il Tribunale di Palermo.
In quella sede, il Giudice ha convalidato gli arresti ed ha disposto per C. A. la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria mentre P.M. ed R. M sono stati rimessi in libertà in attesa del processo.

In un’altra operazione i carabinieri della  Compagnia di Partinico hanno tratto in arresto, con l’accusa di furto aggravato di energia elettrica,  Giacinto Macchi, 48enne, già noto alle forze dell’ordine.

I militari, intervenuti nella sua abitazione, un appartamento ubicato nel centro abitato di edilizia popolare di Partinico, hanno constatato che l’uomo, sprovvisto di contatore elettronico, mettendo in pericolo la pubblica incolumità, alimentava la propria abitazione tramite un allaccio abusivo alla rete pubblica.

L’area è stata rimessa in sicurezza da personale tecnico dell’Enel intervenuto sul posto.

Dopo la convalida dell’arresto l’uomo  è stato condannato alla pena di sei mesi e venti giorni ed la pagamento di una multa di  seicento euro
con pena sospesa.

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