“Hanno percepito più del dovuto”, il comune chiede la restituzione delle somme a due dipendenti

Avrebbero percepito somme non dovute, adesso due dipendenti comunali di Montelepre devono rimborsare l’ente locale. Si tratta di importi erogati dal municipio dal 2009 al 2012 in misura superiore a quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e all’inquadramento dei dipendenti.
L’ente adesso sta procendo al recupero delle somme, in totale sarebbero complessivamente 15,500 euro.

Il provvedimento scaturisce da una nota del segretario comunale dello scorso 8 ottobre, nella quale, in attuazione delle indicazioni fornite dalla Commissione Straordinaria per il risanamento dell’ente locale e il ripristino delle condizioni di legalità ed efficienza, si chiedeva di verificare la corretta applicazione delle norme contrattuali in materia di indennità di posizione e di risultato. Nella determinazione settoriale inoltre, si evince che gli incarichi di posizione organizzativa erano stati affidati a dipendenti di categoria C, ovvero a personale con competenze tecniche, mentre erano già presenti all’interno del comune, dipendenti di categoria D ovvero funzionari che avevano conseguito la laurea.

Dunque il settore economico finanziario avrebbe accertato che ai due dipendenti in questione sarebbero state erogate indennità di posizione e di risultato in misura superiore a quella dovuta in base al contratto nazionale e all’inquadramento.

Adesso si vedranno decurtare in busta paga ogni mese, il 20% della retribuzione fino al raggiungimento della somma da recuperare, ovvero circa 7,700 euro ciascuno.
La determina approvata nei giorni scorsi, prende spunto da un parere del Consiglio di Stato, nel quale viene sottolineato che “il recupero di emolumenti indebitamente corrisposti a dipendenti pubblici, costituisce per la pubblica amminsitrazione, l’esercizio di un vero e proprio diritto soggettivo a contenuto patrimoniale, privo di valenza provvedimentale, la cui azionabilità non è impedita né dell’eventuale percezione in buona fede delle somme non dovute, né dall’eventuale destinazione delle stesse ai bisogni primari”. Le somme saranno introitate nel bilacio di previsione 2014 in corso di formazione.

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