Bomba carta contro la segreteria dell’ex senatore Papania, il processo è da rifare

Annullate le condanne nei confronti dei presunti attentatori accusati di aver fatto esplodere ad Alcamo una bomba carta nella segreteria dell’ex senatore del Pd Nino Papania. A due anni di reclusione erano stati condannati Antonino Mistretta, Enzo Amato e Francesco Domingo. La Corte di Appello di Palermo, accogliendo la richiesta dell’avvocato difensore Baldassare Lauria, nella giornata di ieri,  ha pronunciato la sentenza di annullamento. Il processo dunque si dovrà rifare.

I fatti risalgono al  al 22 febbraio 2012  quando Papania era uno dei possibili candidati a sindaco per le elezioni di maggio. Qualche settimana dopo si tirò indietro.
I tre avrebbero fatto esplodere una bomba carta davanti la segreteria – come è emerso nelle indagini – per costringere l’ex parlamentare ad assumerli all’Aimeri Ambiente, la società che gestisce il servizio dei rifiuti in alcuni comuni del trapanese. Papania però ha escluso qualunque contatto con gli imputati.

La sentenza di primo grado era stata pronunciata dal giudice Emanuele Cersosimo il 13 Gennaio 2014 a seguito di un complesso procedimento che aveva visto il P.M. più volte mutare il capo di imputazione. In sede di sentenze il giudice aveva ritenuto insussistente il reato di tentata estorsione, condannando i tre con l’accusa di minaccia per commettere un delitto. Un modus operandi che fu contestato dall’avvocato Lauria che aveva parlato di violazione dei principi sul giusto processo e alla luce dell’annullamento oggi dichiara: “quel processo fu celebrato sull’onda emotiva e fu fatto male, valuteremo adesso le azioni da intraprendere”.
 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Hide picture