Carini, accordo cig
Il referendum dei lavoratori dell’Italtel di Carini ha accolto l’ipotesi d’accordo sugli esuberi approvata il 25 gennaio a Roma. Su 204 presenti di cui 33 in cassa integrazione, con 114 sì e 43 no, sei schede bianche e tre nulle, è stato votato l’accordo che prevede 38 lavoratori in cig a rotazione fino al dicembre 2014 e contratti di solidarietà, sempre fino al dicembre 2014, per un centinaio di dipendenti, con una riduzione dell’orario del 17 per cento. Clima di attesa e preoccupazione tra gli ingegneri e i tecnici dell’Italtel, che alla fine hanno dato il voto favorevole su un’intesa presentata dalle Rsu e dai sindacati dei metalmeccanici come “l’unica soluzione possibile per evitare la procedura di mobilità e licenziamenti forzosi”. “E’ un accordo sofferto, anche per noi, ma era l’unica possibilità per dare un futuro all’azienda – dichiarano il segretario Fiom Cgil Francesco Piastra e la rappresentante Rsu aziendale Annamaria Cernigliaro – Il consenso sulla gestione delle eccedenze è limitato al 2014. Non è chiara al momento la prospettiva industriale dell’Italtel e in questo lasso di tempo, entro fine anno, bisogna assieme al governo e all’azienda, individuare una linea strategica per rilanciare lo stabilimento. “Chiediamo pertanto all’assessore Vancheri un tavolo con Italtel – aggiunge Piastra – perché la società punta molto sull’utilizzo dei fondi comunitari. L’azienda ha già avuto finanziamenti per diversi progetti di innovazione tecnologica a obiettivo 1 che devono essere lavorati a Carini. Ci aspettiamo che la Regione siciliana inserisca, nella programmazione 2014-20120, iniziative per incentivare le attività produttive che puntano sull’innovazione tecnologica. Chiediamo a Italtel che i progetti aggiudicati e che si aggiudicherà servano ad assorbire i lavoratori in cassa integrazione”.
