TERRASINI. FESTA DELLA LIBERAZIONE

Domani è il 25 aprile, “Festa della Liberazione” che ricorda la fine del periodo nazi-fascista e, appunto, la liberazione dell’Italia dalla dittatura di Mussolini (alleato di Hitler) e la vittoria dei Partigiani antifascisti che organizzarono la Resistenza per riconquistare la libertà e la democrazia. I Partigiani erano uomini, donne, ragazzi, soldati, sacerdoti, lavoratori, operai, contadini, socialisti, cattolici, comunisti: insomma, gente di diverse idee politiche o fede religiosa, e di diverse classi sociali, ma che avevano deciso di impegnarsi in prima persona (rischiando la propria vita) per porre fine al fascismo e fondare in Italia una democrazia, basata sul rispetto dei diritti umani, della libertà individuale, senza distinzione di razza, di idee, di sesso e di religione. Nella lotta per la “Liberazione” molti partigiani furono trucidati dai nazi fascisti. Anche un terrasinese Giacomo Saputo, cadde a Montalto. Abbiamo raccolto la testimonianza di un nipote di Saputo e di un partigiano che lo conobbe, Carlo Manente, 85 anni, che oggi vive a Lamerzia Terme, è uno dei pochi sopravvissuti all’eccidio.

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