Terrasini, il sindaco Maniaci indagato su irregolarità amministrative si dice “sereno”

Il sindaco di Terrasini Giosuè Maniaci si dice sereno di fronte dell’avviso di conclusione delle indagini riguardo a presunte irregolarità amministrative per la gestione del sub appalto della riqualificazione del lungomare che gli è stato notificato nei giorni scorsi.
“Una vicenda che sono convinto riusciremo a chiarire documentalmente – scrive il primo cittadino- ma che soprattutto non ha nulla a che fare con i reati di mafia, traffico di droga e scommesse contestati ad altri soggetti. Tutti fenomeni da sempre contrastati nel nostro territorio con atti e misure concrete.
Con la serenità di chi ha piena fiducia nel lavoro della magistratura e ringraziando gli avvocati, i miei assessori e consiglieri, le associazioni e i cittadini – conclude Giosuè Maniaci – continuiamo a lavorare per la Terrasini che amiamo e che ci siamo tanto impegnati a migliorare in questi anni”.

Per la stessa vicenda sono coinvolti anche Salvatore Trentacoste, 52 anni e Antonino Zitelli, di 65 anni. In particolare, secondo gli investigatori, il sindaco di Terrasini avrebbe messo in contatto i due imprenditori. Nell’avviso si legge: “Sollecitando e favorendo la conclusione e l’esecuzione dell’accordo tra le parti” per un sub appalto da 149 mila euro “senza l’autorizzazione dell’Autorità competente”. 

L’inchiesta della Procura di Palermo è molto più complessa e coinvolge presunti boss di Terrasini e di Carini che appartengono al mandamento San Lorenzo, coloro che avrebbero gestito gli affari della droga e il settore delle scommesse clandestine.

“Non comprendiamo perché la vicenda sia stata inserita nel contesto di un’altra indagine con la quale il sindaco Maniaci non ha nulla a che fare. In ogni caso – hanno spiegato gli avvocati Giovanni e Alfonso Di Benedetto a Live Sicilia” – sin d’ora siamo convinti di potere smentire documentalmente la contestazione”.

L’avviso di conclusione delle indagini, firmato dai pubblici ministeri Giovanni Antoci e Giacomo Brandini, come scrive Live Sicilia, è stato notificato per altri reati a Giuseppe Lo Duca, 52 anni (associazione mafiosa e associazione finalizzata al traffico di droga), Giuseppe Passalacqua, 55 anni (associazione finalizzata al traffico di droga),Salvatore Prano, 58 anni (mafia), Mirko Lo Iacono, 28 anni (estorsione), Giuseppe Basile, 29 anni (estorsione), Stefano Randazzo, 26 anni (estorsione), Andrea Giambanco, 59 anni (associazione finalizzata al traffico di droga), Alfonso Zinna, 27 anni (associazione finalizzata al traffico di droga).

Giuseppe Cosenza 50 anni (associazione finalizzata al traffico di droga), Vito Cardinale, 42 anni (associazione finalizzata al traffico di droga), Giuseppe Caruso, 49 anni (associazione finalizzata al traffico di droga), Alessio Steri, 37 anni (associazione finalizzata al traffico di droga), Guido Massaro, 32 anni (associazione finalizzata al traffico di droga),Gianfilippo Libonati, 46 anni (associazione finalizzata al traffico di droga”, Vincenza Dragotto, 43 anni (associazione finalizzata al traffico di droga), Vincenzo Guccione, 22 anni (associazione finalizzata al traffico di droga), Mirko Bevilacqua, 24 anni (associazione finalizzata al traffico di droga), Angelo Barone, 40 anni (mafia e scommesse clandestine), Roberto Barone, 59 anni (mafia), Luca Lentini, 40 anni (mafia), Salvatore Cataldo, 75 anni (mafia), Umberto Ferrigno, 68 anni (mafia), Giuseppe Stanzione, 67 anni (mafia), Giovanni Romano, 38 anni (mafia), Giuseppe Pisciotta, 37 anni (mafia), Emanuele Bommarito, 44 anni (Mafia), Alfonso D’Anna, 68 anni(mafia), Salvatore D’Anna 64 anni (mafia), Davide Minore, 43 anni (mafia), Giuseppe Valgellini, 46 anni (mafia), Salvatore Minore, 40 anni, Benedetto Bacchi, 52 anni (estorsione e lesioni), Gioacchino Riella, 53 anni (estorsione).

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