Borgetto, commemorazione del carabiniere Antonino Fleres nell’81esimo anniversario della sua morte

Questa mattina, a Borgetto ha avuto luogo la commemorazione dell’81° anniversario del sacrificio del Carabiniere Antonino FLERES, Medaglia d’Oro al Merito Civile, trucidato dai nazisti a Lariano, soli 19anni, durante la Seconda Guerra Mondiale.

La celebrazione è stata segnata dalla deposizione di una corona d’alloro presso il monumento eretto in memoria del Carabiniere e sul quale è incisa la motivazione della sua alta onorificenza.

A seguire i presenti si sono uniti in un momento di preghiera in ricordo del militare eroe ricevendo inoltre la benedizione del Parroco della Chiesa di Sant’Antonio, Padre Sergio ALBANO insieme con il Cappellano militare Don Salvatore FALZONE.

Alla cerimonia hanno partecipato i familiari del caduto, il Vice Sindaco di Borgetto, l’Assessore Maria D’AMICO, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Palermo, il Generale di Brigata Luciano MAGRINI, il Comandante della Compagnia di Partinico, il Capitano Mattia ROGNONI, nonché una rappresentanza delle sezioni di Partinico, Montelepre e Monreale dell’Associazione Nazionale Carabinieri, insieme ad alcune scolaresche dell’Istituto Comprensivo Partinico-Borgetto.

Il Generale Luciano MAGRINI nel suo intervento ha sottolineato l’importanza della memoria di Antonino FLERES che, appena 17enne, decise di diventare un Carabiniere seguendo le orme del padre e che, si ritrovò, in un momento difficilissimo della nostra storia, a fare servizio lontano dalla sua amata Sicilia, a Lariano, un piccolo comune vicino Roma. Quando Antonino venne catturato dai nazisti dimostrò sin da subito un enorme coraggio ed un profondo amor patrio, resistette alle torture dei nemici e alle pressioni di quest’ultimi ai quali non volle rivelare il luogo dove si trovavano le truppe alleate. Lasciato libero dopo l’uccisione di due soldati americani, anziché allontanarsi e mettersi in salvo, il suo primo pensiero fu avvisare la Stazione dei Carabinieri di Lariano, affinché la popolazione non fosse colta di sorpresa all’arrivo, di lì a poco, delle truppe nemiche. Questo ulteriore sacrificio gli costò la vita, venne nuovamente catturato ed ucciso a soli 19 anni. Antonino FLERES conosceva perfettamente i rischi che stava correndo e la causa superiore per la quale ha donato la sua vita, come lui tanti altri sono gli eroi che non hanno esitato a sacrificarsi, basti pensare a Salvo D’ACQUISTO.

FLERES come D’ACQUISTO hanno con il loro esempio costruito le fondamenta del nostro presente, consentendo a noi, oggi, di vivere in condizioni più tranquille, pur nei tanti problemi che dobbiamo affrontare giornalmente. Ed è il ricordo di eroi come Antonino FLERES che deve guidarci e condurci ogni giorno, lungo la giusta strada, che è quella dei valori, della legalità e del rispetto degli altri. 

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Antonino Fleres, nato a Borgetto il 16 febbraio 1925, penultimo di sei figli, appena diciassettenne, seguendo le orme del padre, aveva intrapreso la carriera militare, arruolandosi nei Carabinieri. 

Dopo avere frequentato la Scuola Allievi Carabinieri Reali in Roma, era stato assegnato prima alla Stazione Carabinieri di Settebagni (RM) e dopo sei mesi, precisamente alla fine del mese di marzo 1944, venne trasferito alla Stazione di Lariano (RM). 

Nel pomeriggio del 28 maggio 1944, durante un servizio perlustrativo appiedato in una zona collinare del larianese, il Carabiniere Fleres si affiancava ad un’avanguardia americana in esplorazione, offrendosi immediatamente quale guida esperta dei luoghi ma, poco dopo, una colonna tedesca gli tendeva un’imboscata; nello scontro morivano due americani mentre il Carabiniere FLERES veniva catturato. 

Quella sera, dopo un vano tentativo da parte dei tedeschi di interrogarlo, FLERES riuscì a fuggire per poter dare immediatamente l’allarme al Comando Stazione Carabinieri ed avvisare i cittadini di Lariano dell’incombente invasione nazista; tuttavia, in serata, veniva nuovamente catturato in località Colle Fiorentino da una pattuglia tedesca. Dopo l’ennesimo rifiuto da parte del Carabiniere FLERES di rispondere agli assidui interrogatori dei nazisti, intenti ad individuare le basi alleate, alle successive ore 23.30 veniva falciato dai colpi di un fucile mitragliatore. Il giovane militare aveva appena 19 anni. Oggi le sue spoglie riposano in pace nella natia terra di Borgetto. L’1 marzo 2007, il Presidente della Repubblica gli conferì la Medaglia d’Oro al Merito Civile con la seguente motivazione: “In servizio presso la Stazione di Lariano, nel corso dell’ultimo conflitto mondiale, si metteva a disposizione di una pattuglia americana in qualità di guida. A seguito di un violento combattimento, veniva catturato dai soldati tedeschi e barbaramente fucilato per essersi rifiutato di fornire informazioni sulla posizione delle forze alleate. Preclaro esempio di amor patrio e spirito di servizio, spinti fino all’estremo sacrificio della vita”.

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