Carini, nuovo regolamento di Polizia Municipale in vigore da domani: giro di vite su movida notturna e pesanti sanzioni per episodi di vandalismo

Entra in vigore da domani, 12 marzo, il nuovo regolamento di polizia municipale per contrastare, tra l’altro,  episodi di vandalismo e movida selvaggia a Carini. 

L’importante strumento già approvato dal Consiglio Comunale il 18 febbraio scorso, disciplina nel rispetto dei principi costituzionali e generali dell’ordinamento e delle norme di legge,  l’insieme delle misure volte ad assicurare la serena e civile convivenza, prevenendo gli illeciti che possano recare danni o pregiudizi alle persone e regolando il comportamento e le attività dei cittadini all’interno del territorio comunale, per tutelare la tranquillità sociale, la fruibilità e il corretto uso del suolo pubblico e dei beni comuni, il decoro ambientale, la qualità della vita dei cittadini e in particolar modo dei soggetti deboli, degli anziani, dei bambini, dei disabili e dei soggetti comunque svantaggiati.   

Dal divieto di deturpare monumenti e altri beni di pubblico interesse al trasporto di oggetti pericolosi, dalla manutenzione degli edifici all’occupazione di suolo pubblico, dal rispetto della quiete pubblica alle vendita delle bevande alcoliche.  

Il regolamento, inoltre, stabilisce che le sanzioni amministrative da applicare nei confronti di chi viola queste norme vanno da 25 a 500 euro. 

“Il regolamento – ha spiegato il comandante della Polizia Municipale di Carini Marco Venuti – è uno strumento importantissimo per i comuni perché permette di regolamentare la quotidianità della comunità locale nel modo più dettagliato. È un provvedimento per il Comune di Carini di importanza pari almeno al Piano regolatore perché all’interno c’è tutto ciò che serve per la civile convivenza all’interno del territorio comunale. Questo regolamento – continua Venuti – sarà uno strumento necessario a tutela della tranquillità sociale; uno strumento nuovo e importante per la città di Carini che ci permette di intervenire in caso di violazione e di sanzionare i trasgressori. Sotto l’aspetto tecnico e per quanto di competenza le formulazioni proposte dal comando – conclude il comandante – sono il frutto di esperienze maturate in altri comuni e di norme che aiutano gli operatori di polizia nell’affrontare annose problematiche come la prostituzione in luoghi pubblici o aperti al pubblico e il fenomeno della cosiddetta movida”.

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