San Giuseppe Jato, caro bollette: mobilitazione dei cittadini

Erano un centinaio i cittadini che si sono ritrovati in via Porta Palermo a San Giuseppe Jato per l’iniziativa “Facciamo sentire”. L’indice è puntato contro il “caro bollette” che sta mettendo in ginocchio le attività commerciali e le famiglie. A preoccupare sono soprattutto gli aumenti del costo dell’energia elettrica e del gas che, a cascata, stanno provocando rincari in tutti i settori.

Una pizzeria d’asporto ha visto crescere in un mese il costo della luce da 350 a 1200 euro. Aumenti analoghi lamentano i responsabili dei centri di seconda accoglienza che ospita i migranti. La bolletta di supermercato è passata  da 2500 euro a 11.080 euro. Così come per i bar e i panifici.

“La nostra vuole essere una protesta pacifica – spiega Gioacchino Lo Giudice, uno dei promotori -, con l’obiettivo di trovare soluzioni ad un problema che colpisce tutti”.  Per Santo Bono del Movimento Terra è Vita  “il problema è politico ed occorre sganciarsi dall’Europa e dalle multinazionali”. Quando la parola passa ad uni dei commercianti salta fuori anche la proposta di “non mettere più scontrini fiscali”.  A prendere le distanze è però Vito Cannella, presente nella doppia veste di commerciante e primo cittadino di San Cipirello.

Lunedì 17 ottobre alle ore 20 e 30 a San Cipirello si terrà una seduta straordinaria  del Consiglio comunale dedicata all’aumento dei costi delle fonti energetiche e alle difficoltà per famiglie, aziende e attività commerciali.

“Ci saremo –fa sapere Rosalinda Brex, una delle promotrici dell’iniziativa  – e saremo anche alla manifestazione prevista a Palermo il 7 novembre”.

di Leandro Salvia

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