Disagi per gli studenti pendolari della valle Jato: pochi i pullman dell’Ast

 Disagi per gli studenti pendolari che frequentano le scuole superiori a Palermo. Ogni anno, con l’avvio delle lezioni, si ripropone un problema ormai atavico: pochi pullman dell’Ast che non riescono a far fronte al numero invece sempre crescente di studenti sancipirellesi e jatini iscritti agli istituti superiori del capoluogo. Da San Giuseppe Jato e San Cipirello sono –infatti- più di 200 i ragazzi che ogni mattina, prima della 6, affrontano una levataccia nelle speranza, spesso vana, di potere trovare posto su un pullman diretto a Palermo. Le corse previste tra le 6 e15 e le 6 e 50 sono tre. Ma sono insufficienti per il numero di utenti che ogni mattina affollano la fermata di via Mazzini.

E ieri mattina sono partiti due soli mezzi. Così per salire sui pullman studentesse e studenti sono stati costretti a mortificanti corse, accompagnate da urla e spintoni. Ma non c’è mai posto per tutti. E in tanti devono fare ricorso all’intervento dei genitori, che con le proprie auto li accompagnano a scuola. Altri, stanchi di entrare a seconda ora, accumulano invece assenze e perdono lezioni. Un abbonamento mensile per Palermo costa 79,90 euro. Un terzo è a carico delle famiglie. Il resto della spesa la sostengono i Comuni. “Dovrebbe dare diritti a 40 corse mensili, ma non è così”, fa notare Ester Gambino, mamma di una studentessa del Liceo Artistico “Catalano”.

Da settimane, anche a nome di altri genitori, è in contatto con l’Ufficio Qualità dell’Ast, a cui più volte ha telefonato e inviato mail di reclamo per segnalare i disservizi. Dall’azienda trasporti fanno sapere che “c’è una carenza di mezzi dovuta ad alcuni fermi tecnici”. I disagi dunque sembrano a continuare. Così diverse famiglie, per garantire il diritto allo studio ai propri figli, stanno valutando la possibilità di rivolgersi a ditte di trasporto private. I disagi non riguardano solo la tratta San Cipirello-Palermo, ma anche quella per Partinico. Dove due giorni fa una ventina di studenti hanno atteso invano un pullman che li riportasse a casa. Ieri gli amministratori comunali di San Cipirello e San Giuseppe Jato hanno inviato una nota agli istituti superiori per chiedere ai dirigenti scolastici di “giustificare i ritardi degli alunni” imputabili ai “disservizi dell’Ast”.

di Leandro Salvia

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