Partinico, danneggiata la sede del movimento politico On: vandalismo o intimidazione?

 “C’è qualcosa di osceno nella violenza con la quale si decide di attaccare un luogo importante di scambio umano e culturale, messo su tra mille sacrifici per formulare una risposta di speranza contro lo sfacelo.

C’è uno sfregio che porta in evidenza quanto malessere circola, in questo paese tremendamente infelice, in questi tempi sempre più intossicati. Come direbbe il poeta, abbiamo provato a parlare. Forse le domande sbagliate. Le risposte: sassate. Il lavoro quotidiano, quello che pretende di accendere un futuro che non conosce prevaricazioni, unica risposta possibile a gesti di infame e miserabile violenza”.  E’ la reazione di Calogero Barretta, responsabile del movimento politico On di Partinico, dopo l’inquietante episodio avvenuto tra il 15 e il 16 agosto scorso ai danni della sede sociale di via Principe Amedeo in cui si riuniscono i fondatori e sostenitori. Qualcuno, in quella notte, noncurante di svegliare i residenti della zona,  ha danneggiato a ripetuti colpi di mazza le vetrate del locale. I fatti sono stati denunciati dal responsabile  al locale commissariato di polizia  che sta indagando nel massimo riserbo, senza escludere alcuna pista investigativa che va dal vandalismo all’intimidazione mirata di possibile stampo politico. Costituitosi nell’aprile scorso, il movimento On ha da subito affrontato le questioni politiche e sociali che attanagliano la città, facendo anche riferimento allo scioglimento delle cariche elettive del comune di Partinico per infiltrazioni mafiose e, prendendo posizione contro chi ha governato l’ente locale negli ultimi anni. E’ possibile che il loro impegno mirato a costruire con rigore morale una nuova classe dirigente in grado di operare in continuità con quanto fatto dalla Commissione Straordinaria prefettizia che attualmente guida il comune, possa aver dato fastidio a qualcuno? Un interrogativo a cui in queste ore si rifanno i  tanti  partiti politici, movimenti e associazioni locali nell’esprimere solidarietà agli esponenti di On.   

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