Pizzaiolo di Carini ucciso in America dalla moglie che ha nascosto il suo cadavere per 13 giorni

Brutta fine per un pizzaiolo di Villagrazia di Carini che da diversi decenni risiedeva negli Stati Uniti d’America. Giovanni Gallina di 65 anni è stato ucciso dalla moglie, Anna Maria Tolomello, carinese di 48 anni che,  gli ha esploso contro un colpo di revolver smith e wesson calibro 38, per poi nascondere il suo cadavere in camera da letto per ben 13 giorni. È accaduto a Chalfont, in Pennsylvania dove la coppia gestiva la Pina’s Pizzeria. 

Le indagini della polizia di Hilltown Township e della Contea di Bucks sono iniziate quando Philip Gallina, figlio della vittima che vive in Italia, si è rivolto alle forze dell’ordine dopo che per giorni non riusciva più ad avere notizie dal padre con cui abitualmente comunicava quotidianamente attraverso whatsapp.  Ad insospettire maggiormente Filippo Gallina sarebbero state le risposte improbabili che nel frangente gli avrebbe fornito Anna Maria Tolomello. La donna, infatti, avrebbe continuato a ripetergli che il marito fosse fuori per lavoro, che avesse lasciato il cellulare in pizzeria e di non sapere quando sarebbe tornato. Tutte spiegazioni non plausibili per il figlio di Giovanni Gallina che non sentiva più il padre dallo scorso 16 marzo. Anche i dipendenti della pizzeria non vedevano il principale  da diversi giorni. Da qui la denuncia della sua scomparsa alle autorità americane che hanno subito avviato le indagini. 

Sentendosi braccata, Anna Maria Tolomello avrebbe nel frattempo cercato di disfarsi del corpo del marito peraltro ormai in stato di decomposizione, pagando 350 dollari a qualcuno che l’avrebbe aiutata a scavare una fossa per seppellire il cadavere che teneva ancora nascosto in casa. Grazie alle intercettazioni la polizia ha scoperto tutto e si è presentata nella sua abitazione con un mandato di perquisizione, rinvenendo il corpo senza vita di Giovanni Gallina ancora avvolto tra lenzuola insanguinate, un grande telo blu e un piumone. La sua testa, invece era ricoperta da un sacco nero della spazzatura. A quel punto Anna Maria Tolomello avrebbe ammesso di avergli sparato alla tempia sinistra ma solo per legittima difesa, sostenendo che il marito volesse strangolarla mentre si trovavano a letto. Tolomello ha rinunciato al suo diritto di avere un avvocato ed ha accettato volontariamente un colloquio con gli investigatori. Le autorità americane hanno affermato che l’imputato ha ammesso di aver mentito quando ha detto alle forze dell’ordine che la buca scavata era per seppellire un cane; che ha cercato di ripulire la scena del crimine, togliendo il materasso insanguinato che ha gettato in una cassonetto adiacente alla pizzeria e che si è disfatta dell’arma gettandola in un vialetto.  La carinese Anna Maria Tolomello è finita in carcere per omicidio, occultamento di cadavere e manomissione di prove. L’udienza preliminare è stata fissata per il 19 aprile.

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