Covid Positivi, tamponi ai ‘drive in’. USCA, troppe richieste domiciliari​

Con l’ascesa costante del numero dei positivi, anche se con un numero di ricoveri di cinque volte inferiore rispetto alle cifre simili dello scorso anno, sono state anche modificate le regole per l’effettuazione dei tamponi di controllo a chi ha contratto il virus. Le USCA non riescono più a effettuare i prelievi a domicilio ed allora, sia l’ASP di Trapani che quella di Palermo, hanno recepito quanto giù si faceva in un paio di altre aziende siciliane e in altre regioni d’Italia. I positivi che devono effettuare il tampone di controllo e che sono nelle condizioni fisiche di potersi spostare, potranno farlo direttamente nelle postazioni drive-in che sono state nuovamente potenziate. Il soggetto contagiato dovrà recarsi alla postazione viaggiando da solo in auto. Intanto sono in evoluzione costante le norme nazionali che disciplinano la quarantena in caso di contatto con un soggetto positivo. Per non fare confusione bisogna innanzitutto definire quando si rientra nella categoria dei cosiddetti “contatti” con un contagiato. Si tratta di chiunque sia stato esposto a un caso probabile o confermato di infezione a partire dalle 48 ore prima dell’inizio dei primi sintomi (o dalla raccolta del campione, cioè dal tampone per gli asintomatici). I contatti possono essere “stretti”, e quindi ad alto rischio, oppure a “basso rischio”. Attività essenziale è quella di contact tracing (tracciamento dei contatti), ossia la ricerca e la gestione dei contatti di un soggetto positivo. Il lavoro del servizio epidemiologia e prevenzione dell’ASP punta a isolarli dal resto della popolazione e interrompere così la catena di trasmissione del virus. Il tracciamento è particolarmente importante nei momenti di diffusione di un nuovo ceppo di virus, come sta accadendo adesso con la variante Omicron. Si rientra nei contatti stretti quando si convive con il soggetto risultato positivo, quando si ha avuto un contatto fisico diretto con questo (basta una stretta di mano), quando si è venuti a contatto con le sue secrezioni (ad esempio toccando un suo fazzoletto a mani nude) o quando si è stati nelle sue vicinanze a distanza inferiore di 2 metri e per almeno 15 minuti. Contatto stretto è anche chi è stato nello stesso ambiente di un caso Covid senza mascherine.

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