Partinico, addio a Piero Cagliari: fu volto e voce del primo tg di Tele Occidente (Video)

di Enrico M. Calagna

Il mondo del giornalismo piange Piero Cagliari. Un male incurabile se l’è portato via ieri pomeriggio. Meno di un anno fa gli era stato diagnosticato un tumore ai polmoni, contro il quale ha lottato fino all’ultimo. Aveva 65 anni. Lascia l’adorata moglie Antonella e i tre figli, Ezio, Roberto e Claudia, per i quali stravedeva. Stimato da tutti, serio e riservato, Piero è stato punto di riferimento di una bella famiglia, unita e affiatata, allargata a  cognati e nipoti. Ma anche di colleghi e amici, tanti, nei quali ha destato un profondo sgomento la sua scomparsa. Iscritto all’Ordine dei giornalisti dal 1995, Piero Cagliari è stato la voce e il volto del primo telegiornale di Tele Occidente e assiduo collaboratore dell’emittente. Fu lui, infatti, a mettere in piedi la redazione assieme a Enrico Somma nel 1989 e a raccontare il territorio. Laureato in giurisprudenza e appassionato di comunicazione, era approdato in tv chiamato da Nino Plano, uno dei fondatori storici. Non si occupò solo di informazione, ma ebbe un ruolo decisivo per fare uscire la nostra emittente dalla fase pioneristica. Cagliari ebbe l’intuizione di allargare il bacino di utenza e ampliare la platea degli spettatori. Capì che bisognava traghettare l’emittente anche sul versante partinicese puntando su trasmissioni sportive, alla cui conduzione chiamò giornalisti come Nunzio Quatrosi, Peppe Salvia e Federico Orlando. Nacquero così programmi di successo che fruttarono diversi contratti pubblicitari e gettarono solide base economiche per fare crescere la tv. Piero Cagliari condusse in diretta fortunati programmi di approfondimento e attualità politica. In uno di questi fu ospite l’attuale capo dello Stato Sergio Mattarella, all’epoca vice segretario nazionale della Dc. Negli anni Novanta la passione per l’informazione lo portò a collaborare anche con un periodico di Carini. Negli anni Duemila diradò l’attività giornalistica per impegni lavorativi, prima al ministero dell’Agricoltura e in seguito al ministero dei Beni culturali. Pochi giorni fa si era fatto accompagnare al solito caffè letterario, dove  amava ritrovarsi con gli amici. Forse presagiva la fine. “Rimase in auto e con un filo di voce ci salutò con affetto, racconta su Facebook Francesco Toia”. Fra due anni sarebbe andato in pensione, ma l’aggravarsi della malattia non gli ha dato scampo. Gli editori, la redazione e i tecnici di Tele occidente lo ricordano con commozione e si uniscono al dolore dei familiari e amici. I funerali saranno celebrati oggi a Partinico, alle 16, nella Chiesa del Carmine.

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