Partinico, prete al covid hospital con sospetta “variante sudafricana”

Positivo al Coronavirus dopo essere rientrato da una missione in Tanzania, un sacerdote della provincia di Palermo  si trova ricoverato in isolamento, dal 5 febbraio scorso,  al Covid Hospital di Partinico dove è giunto con  la saturazione di ossigeno al di sotto della norma.  A destare particolare preoccupazione tra i medici è il sospetto che lo stesso possa avere contratto la variante sudafricana della Sars Cov 2. Da qui le immediate contromisure scattate per cui sono ancora in corso degli accertamenti. Si tratta solo di un ipotesi anche perché il sacerdote sostiene di essere stato contagiato solo al rientro dall’Africa  e di non avere avuto contatti diretti non protetti con nessuno. Il prelato è rientrato in Sicilia il 30 gennaio scorso. Si era già sottoposto al tampone rinofaringeo all’aeroporto di partenza risultando negativo al coronavirus. Il 31 ha celebrato messa ed è tornato a casa dei familiari che, a seguito del contagio di un congiunto, avevano già preso le precauzioni del caso.  Il giorno successivo, però, gli stessi hanno eseguito il test, risultando pure positivi e a quel punto, il sacerdote ha fatto rientro nella residenza parrocchiale per mettersi in quarantena. Assolutamente asintomatico in quel frangente, per scrupolo ha rifatto il tampone che ha dato esito positivo. Tre giorni più tardi, il 4 febbraio, comincia invece ad avvertire i primi sintomi,  peggiorati nell’arco di 24 ore al punto di dover ricorrere, il 5 febbraio,  alle cure del  Covid Hospital di Partinico. La tempistica degli avvenimenti e la sua provenienza dalla Tanzania hanno inevitabilmente spinto i sanitari a prendere le precauzioni del caso, isolandolo e avviando una serie di accertamenti per verificare se può avere contratto la cosiddetta “variante sudafricana”. Ma resta solo un’ipotesi tutta da verificare. “La situazione – ha detto il commissario per l’emergenza covid a Palermo, Renato Costa – è sotto controllo”. Al sacerdote i migliori auguri di una pronta guarigione.

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