Partinico-Isola delle Femmine, condannato il pusher dell’ex imprenditore Giuseppe Toia

Il gup Marco Gaeta ha condannato a 2 anni e 6 mesi di carcere Giuseppe Cutino al termine di un processo che si è svolto con rito abbreviato per una serie di cessioni di droga che lo stesso avrebbe fatto all’ex imprenditore Giuseppe Toia, 48enne di Partinico che gestiva l’Isolauto di Isola delle Femmine. Ad accusare il suo pusher sono stati la madre e la sorella di Toia nel tentativo di strappare il loro congiunto dalla rete in cui era finito. Le due  donne lo hanno denunciato perché addolorate di vedere Giuseppe Toia distrutto dalla cocaina; ormai era entrato in un tunnel in cui entrò da ricco imprenditore, per uscirne rovinato non solo finanziariamente. Per pagarsi le dosi Toia arrivò pure a rapinare delle farmacie. La Procura di Palermo, per il suo fornitore di droga personale che, nello stesso procedimento è accusato pure di ricettazione, aveva chiesto una condanna a 4 anni e 6 mesi. Ma se l’è cavata con due anni in meno, ottenendo pure la restituzione di una decina di borse, valige ed altri accessori griffati che erano stati sequestrati nella sua abitazione. Gli investigatori sospettarono che le borse appartenessero alla madre e alla sorella di Giuseppe Toia;  ma loro ne hanno riconosciute soltanto un paio, oltre ad un elettrodomestico di cui si sono riappropriate che l’ex imprenditore, non avendo più risorse, aveva barattato con Cutino in cambio della cocaina.  Toia nell’agosto del 2018  enne arrestato mentre tentava l’assalto con un bastone in mano ad una farmacia di Ficarazzi. Un colpo da 350 euro, bazzecole per uno abituato a maneggiare milioni quando dirigeva la concessionaria Fiat Isolauto di Isola delle Femmine. Venne arrestato poche centinaia di metri dopo.  Lo stesso, in tribunale, durante un processo per maltrattamenti in famiglia, ammise di spendere 5-600 euro al giorno per “farsi” e di avere  sperperato in pochi anni un enorme patrimonio assorbito dalla polvere bianca. E i suoi guai non si limitarono qui. Toia, ad Isola delle Femmine, nel 2012  rimase ferito in un agguato che gli tese per gelosia  l’imprenditore Salvatore Vetrano; quest’ultimo condannato a 6 anni di reclusione. Il pusher di Toia, Giuseppe Cutino, oltre alla flebile condanna, ha ottenuto pure la restituzione di tutto il suo patrimonio immobiliare, tra cui una villa a Carini che gli era stato sequestrato, avendo dimostrato la provenienza lecita degli stessi edifici.  

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