Montelepre, il sindaco Crisci dimessa dal covid Hospital, salgono a 73 i contagi in paese

E’ tornata a casa Maria Rita Crisci, il sindaco di Montelepre, da 12 giorni ricoverata al Covid Hospital di Partinico dove giunse in urgenza in piena crisi respiratoria.  Continuerà la sua quarantena e la convalescenza fino alla guarigione e totale negativizzazione al coronavirus nella sua casa di campagna insieme al marito. Ciò al fine di escludere ogni rischio per i suoi figli e la madre che fortunatamente non sono stati contagiati.

Intanto, in paese  è stata sepolta la quarta vittima di Covid 19, una donna 72enne che non è riuscita a superare la brutta polmonite interstiziale provocata dal virus. Solo ieri sono stati registrati altri 5 casi di positività tra soggetti già in quarantena per contatto diretto avvenuto nelle scorse settimane, facendo salire a 73 i contagi. 7 le persone attualmente ricoverate in strutture sanitarie, 121 sono quelle in isolamento fiduciario. Un solo ragazzo è guarito.

Il sindaco Crisci, ancora una volta, ha avvertito l’esigenza di rivolgere un appello alla propria comunità, evidenziando che quando il coronavirus si insinua nei nuclei familiari, lo stesso si propaga quasi a macchia d’olio velocemente. “Vi invito pertanto ad evitare riunioni tra amici e parenti, finché siamo in emergenza Covid. Lo so che è difficile ma le nostre case devono essere il nido del ristretto nucleo familiare. Mangiate, riunioni, cene tra nuclei familiari, serate a casa con amici sono e rimangono ad oggi il peggiore veicolo di contagio”.

 Infine, il primo cittadino di Montelepre rivolge un ringraziamento nei confronti di tutto il personale dell’ospedale di Partinico e   al Primario  Enzo Provenzano. “Ognuno, per la sua parte – dice – ha mostrato verso tutti i pazienti che si sono succeduti nella mia stanza in questi 12 giorni, dedizione, professionalità e amore. Nessun tipo di assistenza è stata superficiale e considerato che  lavorano in una situazione fisica e morale molto difficile, tutti bardati totalmente in tute di plastica, doppie maschere, doppi guanti e visiere. Credo che riconoscere il valore del lavoro svolto con serietà e professionalità – conclude Maria Rita Crisci – sia corretto in una società come la nostra in cui si   tende a dare tutto per scontato e dovuto.

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